Tra i nuovi vocaboli inseriti nel dizionario troviamo il termine ecoansia. Ma cosa significa e come nasce? Quali sono i sintomi e come riconoscerli? Le risposte sono contenute in un e-book formativo.
Cosa significa ecoansia
Ecoansia (dall’inglese ecoanxiety), chiamata anche eco-ansia, eco ansia, ansia climatica o ansia ecologica, è un termine che descrive la sensazione e lo stato emotivo di disagio e di paura all’idea ricorrente di possibili disastri ecologici e ambientali correlati al cambiamento climatico. In ambito psicologico, il lemma viene utilizzato per riferirsi a tipologie sub-cliniche di uno stato d’inquietudine, senso di colpa e depressione provocati e innescati dal pensiero relativo ai cambiamenti ambientali.
Second il vocabolario Treccani è:
La profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali.
Il cambiamento climatico
L’ecoansia nasce a seguito della sensibilizzazione del cambiamento climatico. Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più pressanti del nostro tempo, con effetti significativi sulla vita sulla Terra. È un fenomeno complesso che coinvolge modifiche nel clima globale, spesso attribuite principalmente all’attività umana.
Le cause principali del cambiamento climatico includono l’aumento delle emissioni di gas serra, derivate dalle attività industriali, dall’uso dei combustibili fossili e dalla deforestazione. Questi gas intrappolano il calore nell’atmosfera, provocando l’aumento delle temperature globali, cambiamenti nei modelli climatici e fenomeni meteorologici estremi come ondate di calore, tempeste e siccità.
L’Accordo di Parigi, stipulato durante la Conferenza delle Parti (COP-21) nel 2015, rappresenta un impegno cruciale per affrontare il cambiamento climatico e promuovere un futuro sostenibile a basse emissioni di carbonio. Questo accordo stabilisce obiettivi chiari, tra cui il mantenimento dell’aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali, con uno sforzo per limitarlo a 1,5 °C.
Tuttavia, il rapporto più recente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change mette in evidenza che il cambiamento climatico è già in corso e sta influenzando ogni regione del mondo. Si sottolinea pertanto l’urgenza di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra entro questo decennio e di attuare misure di adattamento per affrontare le conseguenze, che si fanno sempre più gravi.
Gli effetti psicologici del cambiamento climatico
Come spiegato nell’e-book formativo “Ecoansia: effetti del mutamento climatico sul benessere psicologico”, presente sulla piattaforma Consulcesi Club (3 crediti ECM, responsabile scientifico dott. Stefano Lagona, Psicologo psicoterapeuta), gran parte delle ricerche si sono concentrate sugli effetti fisici del cambiamento climatico, trascurando spesso la dimensione della salute mentale. Gli studi indicano che lo stress derivante dagli impatti climatici può avere conseguenze significative sul comportamento, lo sviluppo, la memoria e le funzioni cognitive dei bambini. D’altra parte, gli adulti possono manifestare disturbo da stress post-traumatico, ansia, abuso di sostanze e depressione, insieme a sentimenti di aggressività, violenza e impotenza.
Gli impatti psicologici del cambiamento climatico, sebbene non sempre evidenti, sono estremamente seri e meritano la stessa attenzione riservata alle conseguenze fisiche, come le malattie e la fame. Affrontare tali sfide richiede un approccio globale e multidisciplinare che consideri sia gli aspetti fisici che le implicazioni psicologiche del cambiamento climatico.
Come si manifesta
L’ecoansia può manifestarsi in vari modi, tra cui ansia, stress, tristezza, senso di impotenza, disperazione e senso di colpa. Può anche avere un impatto sulla salute mentale, contribuendo a depressione, disturbi del sonno, disturbi alimentari e dipendenza da sostanze. Si osserva una maggiore concentrazione di questo fenomeno tra i giovani, preoccupati per il loro futuro e quello del pianeta, con l’età giovane e l’esposizione mediatica come principali fattori di rischio.
I sintomi che possono indicare l’ecoansia includono la solastalgia (ovvero il dolore o il malessere causato dall’assenza di consolazione e dal senso di isolamento provocati dagli eventi legati ai mutamenti climatici, nonché una forma d’ansia per i luoghi che diventano inaccessibili), difficoltà nelle relazioni quotidiane con chi non attribuisce sufficiente importanza ai cambiamenti climatici, crisi di ansia affrontando tematiche ambientali e nervosismo legato al comportamento individuale rispetto alla crisi ambientale globale.