I mesi dell’anno non hanno un nome a caso. Sai qual è l’origine del nome del mese di maggio? Molto brevemente potremmo dire che il nome del quinto mese dell’anno deriva dal latino “Maius“, che a sua volta deriva dal nome latino “Māius“, che era il nome del quinto mese del calendario romano. Il nome “Māius” era associato alla dea romana Maia, che era considerata la madre di Mercurio, il dio del commercio e dei viaggi.
Sai perché il mese di Maggio si chiama così?
Come riportato sul sito dell’Accademia della Crusca:
Il nome maggio deriva dal latino Maius (mensis), di etimologia incerta, probabilmente da Maia, nome di un’antica divinità italica della terra e delle messi, madre di Mercurio. Secondo l’Etimologico il nome della dea è probabilmente lo stesso del comparativo Maius ‘più grande’ e significa appunto ‘la grande dea’.
Il nome “Māius” è stato successivamente adottato dalle lingue neolatine, compreso l’italiano, per indicare il quinto mese dell’anno. L’origine del nome Maia è incerta, ma potrebbe essere collegata alla parola latina “maior”, che significa “maggioranza” o “più grande”.
È interessante notare che in molte culture e tradizioni antiche, questo mese era associato alla celebrazione della fertilità, della rinascita e dell’inizio della stagione agricola. Questo potrebbe spiegare perché la parola sia rimasta associata a concetti di rinascita e rigenerazione anche nelle lingue moderne.
Le celebrazioni in Europa: cerimonie storiche
Il ritorno del quinto mese viene celebrato in tutta Europa con feste e cerimonie antichissime. La pratica più diffusa era quella di portare in processione, il primo giorno del mese, un ramo o un albero fiorito, detto appunto maio. Lo portavano i giovani innamorati (maggiaioli) e lo depositavano davanti alla casa dell’amata o al centro della piazza del villaggio. La processione era accompagnata da danze, canti popolari o composizioni poetiche .
Maggio (spesso al plurale i maggi) è anche il nome della canzone che si cantava durante tali feste e della rappresentazione scenica popolare basata su leggende medievali sacre o eroiche che si svolgeva sempre in occasione delle calende di maggio, ancora diffusa nell’Appennino tosco-emiliano.
Maggio è inoltre il nome comune di varie piante che fioriscono a maggio o in primavera avanzata (ad esempio la ginestra comune e il viburno palla di neve).