Un simpatico mammifero acquatico: la foca
Caro lettore, dopo averti parlato del leone marino, oggi ti voglio parlare della foca. Questo animale appartiene alla famiglia dei pinnipedi, come otarie e trichechi, di cui parleremo un’altra domenica. Sono bellissimi mammiferi adattati alla vita acquatica, grazie ad uno spesso strato di tessuto adiposo.
Come ti avevo accennato non hanno il padiglione auricolare esterno. Percepiscono i pesci nell’acqua attraverso un rilevatore, tipo sonar, posto sui baffi, detti vibrisse, proprio come quelle dei gatti. La camminata risulta lenta e goffa, ma la nuotata può raggiungere i 25 chilometri all’ora. Hanno una gestazione più lunga, rispetto a quella umana, il parto avviene dopo 11 mesi.
L’allattamento deve avvenire sulla terra, non in acqua, questo può comportare un lungo periodo di digiuno per non abbandonare il cucciolo ai pericoli. Sono a rischio di estinzione, per il predatore chiamato uomo, che ne ricava grasso, per ammorbidire le pelli delle scarpe, e la pelliccia utilizzata nell’industria conciaria.
L’alimentazione della foca include acciughe, aringhe, branzini, merluzzi e sgombri; a cui si aggiungono anche calamari, gamberetti, granchi, e altri molluschi e qualche cattura occasionale di uccelli marini.
Di norma vive nei pressi della costa, ma, durante la caccia, può immergersi fino a 500 metri di profondità.
Purtroppo questo animale è a serio rischio di estinzione, in quanto cacciato dall’uomo per la pelliccia e la carne.
Consigli letterari
Il primo libro di cui ti voglio parlare oggi è di uno scrittore inglese, un pilastro sui libri che parlano di animali rivolti ai bambini: Rudyard Kipling. La foca bianca è il commuovente racconto di Kotick, nato su un isolotto nel mare di Bering e del suo impegno per trovare una zona dove la sua specie può sentirsi protetta. Una foca in salotto di Judith Kerr, invece, è la storia di un cucciolo e dell’umano che lo porta in salvo, fino a trovargli una casa adatta.
Pelle di foca di Melania D’Alessandro racconta la leggenda delle donne-foca: hanno occhi e capelli scuri e mani palmate. La protagonista si chiama Brennalyn ed ha un grande desiderio di libertà. Mia sorella è una foca monaca di Christian Frascella parla di bullismo subito dal protagonista e di Chiara, una bella ragazza di cui si innamora. Pelle di foca di Su Bristow narra di un pescatore di nome David, vittima di bullismo, che rapisce una donna-foca e grazie a lei riuscirà a trovare il coraggio per migliorare la sua città.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!