Il pinnipede baffuto
Caro lettore, nelle scorse settimane ti ho parlato dei pinnipedi: il leone marino e la foca, oggi ti voglio parlare dell’ultimo mammifero marino appartenente a questa grande famiglia, il tricheco. Questo termine deriva dal greco, significa avere pelo, presenta, infatti, 500-600 vibrisse sul labbro inferiore, che gli danno un aspetto baffuto. Lo riconoscete facilmente per la sua grande mole, il suo peso varia tra i 400 e i 1700 chilogrammi e per le lunghe zanne d’avorio, lunghe fino a 1 metro e fino a oltre 5 chilogrammi di peso. Sono utilizzate per dimostrare forza e aggressività, per creare cavità nel ghiaccio e poi arrampicarsi per uscire dall’acqua. Si nutre prevalentemente di molluschi bivalvi, che vivono sotto la banchisa, luogo dove vive. A parte le vibrisse è prevalentemente glabro, la pelle può essere spessa fino a 10 centimetri, sotto presenta uno strato di grasso, fino a 15 centimetri. Sotto la gola presenta una sacca piena d’aria, che utilizza per il galleggiamento.
Consigli letterari
Comincio a parlarti di uno scrittore famoso: Lewis Carroll e del suo libro Il falegname e il tricheco. È una storia composta da 18 strofe. C’è un tricheco nel mio letto di Clara Flood racconta di Timmy, un ragazzino che vorrebbe dormire, ma… La chiatta del tricheco di Burt O’Loosy narra di Wally, che trasporta merce con la sua chiatta, finchè non riceve un biglietto con un avvertimento. Venerdi 32 ottobre, Baia dei trichechi di Harry Horse, il 4 ottobre un nonno arzillo decide di intraprendere un viaggio al Polo Nord, per conoscere gli animali locali, ma il 40 ottobre succede qualcosa…
L’ultimo libro di oggi è I nostri amici del mare: otarie, elefanti marini, trichechi di Cousteau Jacques-Yves, Diolé Philippe, un bellissimo viaggio, per narrare la natura e gli animali, incontrati tra le coste africane e sud-americane, durante un viaggio compiuto dal famoso esploratore.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!