TU, MA SEMPRE è UN INNO ALL’AMORE E ALL’AMICIZIA SINCERA
Che Roberto Emanuelli sapesse scrivere d’amore lo avevo capito quando ci siamo incontrati durante la presentazione di Tu ma per sempre alla Feltrinelli di Lecce. Ricordo il suo modo di parlare, le sue espressioni, le parole usate quando alle mie domande cercava di farmi comprendere che l’amore è il motore del suo mondo. Ricordo anche di averlo salutato con la promessa di leggere il romanzo ed esprimere il mio pensiero. Eccomi qui, caro Roberto, ti dico quello che penso.
ROBERTO EMANUELLI. TU, MA SEMPRE è UN INNO ALL’AMORE E ALL’AMICIZIA SINCERA
La prima cosa che mi viene in mente è che la tua storia mi ha fatto bene e non lo dico per farti i complimenti. Probabilmente leggere il libro in questo particolare momento, è stato come ingerire una scatola intera di integratore di vitamine, o meglio ancora, una scampagnata fuori città con una macchina con il tettuccio apribile sferzati da una brezza leggera di primavera.
Ogni tanto fa bene all’anima riflettere sulle cose belle della vita, quando la realtà ti opprime, scoprire che bisogna perdere qualcosa per capire la sua reale importanza. In fondo cos’è l’amore se non la bolla fragilissima dentro la quale ci rifugiamo quando tutto il resto sembra farci del male, e lo cerchiamo pur consapevoli delle conseguenze, non sempre facili da superare. Sbagliamo e ci chiediamo il perché, ma rialziamo la testa e sappiamo poi cosa fare, con chi stare e cosa dare.
Roberto Emanuelli: siamo solo per pochi perché non ci prendiamo per caso, noi ci scegliamo
Me lo hai ripetuto e scritto nel libro che mi hai regalato. In verità, più che l’esperienza sentimentale di Lorenzo, molto più comune di quanto tu possa immaginare, l’aspetto che ho apprezzato maggiormente è proprio il sentimento dell’amicizia. Lo hai espresso con naturalezza.
Non è solo l’amore incondizionato a rendere migliori; lo è anche l’amicizia, la capacità di donarsi senza pretendere, aiutarsi senza parlare perché è tutto già compreso.
Hai scelto di parlare di quello che nella realtà, è l’unico modo per crescere. Lorenzo e Marzia in effetti, fanno tenerezza. Tra illusioni e delusioni, fallimenti e nuove speranze, si ritrovano intrappolati in storie di “ordinaria follia” dalla quale escono ammaccati, capaci comunque di andare avanti capendo che ogni evento ha sempre un suo significato.
“C’è un momento nel nostro percorso emotivo e psicologico e di crescita in cui dobbiamo guardare dentro la nostra vita. L’amore, il vero amore, parte da noi stessi, da quanto ci vogliamo bene. Da quanto ci rispettiamo e qualche volta, per fragilità o incoscienza, questo non accade e permettiamo ad una parte marcia del mondo di affossarci. E invece no, volersi bene significa dire addio a chi non ce ne vuole. Volersi bene, qualche volta, significa azzerare tutto e ricominciare. Ricominciare da se stessi.”
Come darti torto! Un piccolo appunto tuttavia a Roberto Emanuelli lo devo fare: era proprio necessario dilungarti sul concetto di amore megagalattico? Pur se legittimo e probabilmente più comprensibile l’uso di un linguaggio tecno e molto social, occupare più della metà del libro con concetti spesso ripetitivi mi hanno costretta a girare pagina.
Comunque, caro Roberto, l’essenza del tuo libro sta proprio nel finale. Pur se troppo enfatizzato e ai limiti della fantasia, hai espresso bene il concetto più importante. Andare oltre, capire che per amare è importante amare se stessi, a costo di qualsiasi cosa, rende più forti e meno vulnerabili. Riconoscere un fallimento, qualunque esso sia, aiuta a crescere cosi come dare valore alle piccole cose della vita, meravigliosa ma imprevedibile.
Tutto questo, credimi, l’ho capito da tempo, non è certo una scoperta ma ti ringrazio, ricordarlo non fa mai male! In ogni caso, è stato una piacevole lettura!!
Continua così ma non esagerare…