Roberto Baggio. Avevo solo un pensiero è il titolo dell’ultimo libro dedicato al più grande numero dieci della storia del calcio italiano, per lo meno il più grande degli ultimi quaranta anni. Si tratta di una biografia uscita per 66 thand 2nd, scritta dal giornalista Stefano Piri, che ripercorre la straordinaria carriera calcistica del Divin Codino partendo dall’esordio con la maglia del Vicenza fino ad arrivare all’ultima partita disputata con la maglia del Brescia, passando per i grandi trionfi degli anni ’90.
Roberto Baggio è stato senza ombra di dubbio il talento più cristallino degli ultimi decenni della storia del calcio italiano, le sue gesta sono ancora impresse nella memoria di chi ha l’età giusta per averlo visto giocare e per ricordarselo. In questo libro si ripercorre tutta la sua carriera con un pizzico di nostalgia per la consapevolezza di essere stati al cospetto di qualcosa di unico, inimitabile e inarrivabile.
Un calciatore che ha vestito le maglie di tutte e tre le squadre più tifate in Italia: Milan, Inter e Juventus, squadra con la quale nel 1993 ha vinto il Pallone D’oro, e che ha strappato applausi in tutti gli stadi dove ha espresso la sua forma d’arte, ovvero, il tocco del pallone. E proprio questa è la chiave di questa biografia, il calciatore visto come un artista che ci incolla allo schermo, o al seggiolino dello stadio, in attesa del momento in cui il colpo di pennello esce a tingere la tela tra sprazzi di buio e lampi di genio.
Parallelamente al percorso sportivo, Stefano Piri, scava anche nei solchi dell’uomo Baggio che ha dovuto adattare il suo essere riservato ad un mondo che lo ha reso, grazie al suo talento, una delle icone più longeve e più trasversali dello sport, al pari di Michael Jordan per il basket e di Roger Federer per il tennis.
ROBERTO BAGGIO. AVEVO SOLO UN PENSIERO: L’AUTORE
Stefano Piri è nato a Genova nel 1984. Ha vissuto a Torino e a Bruxelles. Scrittore e giornalista ha collaborato e collabora con alcune testate. Era allo stadio il giorno dell’ultima partita di Baggio con la nazionale e ha avuto la sensazione di trovarsi in un momento storico: la fine di un epoca, l’epoca del Divin Codino