Ritorna di Martina Tognon pubblicato in self publishing tratta di una storia d’amore delicata ed intensa che ruota attorno ad un tema delicato, che metterà a dura prova un grande amore. Tuttavia quando l’amore è forte e veritiero difficilmente potrà essere scalfito.
Ci si può allontanare, si può credere di poter vivere l’uno senza l’altra, si può far finta di stare bene, ma è inutile: non possiamo prendere in giro quel sentimento che fa battere i cuori all’impazzata e che ci fa sorridere e stare bene solo se la persona amata è accanto a noi.
Che delizia la cover di Ritorna!
La copertina ha un che di soave e delicato: un tramonto nei toni caldi dell’arancio che si fonde con la tranquillità del mare, una coppia teneramente abbracciata, avvolti fino a metà vita dalle placide acque, si unisce in un bacio. Le spalle di lei sono scoperte, i capelli raccolti, l’abito è bianco. Dell’uomo, oltre la camicia divenuta quasi trasparente per via dell’acqua, notiamo la capigliatura scura e un velo di barba a coprire il viso. La scena, molto romantica, ti verrà spiegata all’interno del romanzo, verrà soddisfatta la tua curiosità e a quel punto potrai dare una didascalia alla tua cover: di più, mi spiace, non posso dirti.
Il libro si compone di 25 capitoli, ognuno di essi ha un titolo che ti introduce e ti aprirà lo scenario a ciò che andrai a leggere di seguito. I ringraziamenti precedono l’inizio del libro.
Il romanzo è narrato in terza persona e ci mostra il punto di vista, i sentimenti ed i pensieri dei personaggi principali. È ben scritto: scorrevole, pulito, vanta l’utilizzo di termini un po’ più ricercati, non è banale. Si legge senza necessità di particolare concentrazione. Le scene, i personaggi e le vicende sono descritte in maniera chiara tanto che è come averle dinanzi agli occhi.
Sono presenti delle breve digressioni all’interno della narrazione.
Già dalle prime battute si capisce che hai tra le mani non un semplice romance, ma qualcosa di più. Sin da subito, l’autrice, ti pone di fronte ad una scena che non solo non ti aspetti, ma nemmeno ti immagini; man mano la storia prende corpo, si snoda e si evolve e si scoprono sempre più particolari: è come se avessi davanti un dipinto coperto e che ti venga mostrato un poco alla volta, in quella lenta suspense che precede la raffigurazione. Così è questo romanzo: tutto si scopre nel corso della lettura, tu impari a conoscere la storia e gli eventi assieme ai protagonisti.
Assistiamo alla crescita non solo anagrafica, ma anche interiore dei personaggi. Qualche refuso presente.
Ritorna: quando l’amore riesce a farci superare le paure, le insicurezze e persino i nostri egoismi
Sarah è una ragazza tenace, testarda e che lotta con tutta se stessa per condurre un’esistenza che possa garantirle una parvenza di normalità. Ritengo che non possiamo giudicare il comportamento di Sarah, io per prima ho pensato che se fossi stata nei suoi panni avrei agito diversamente, ma sappiamo bene che per poter comprendere appieno una situazione, per capire cosa realmente si provi dobbiamo trovarci proprio in quella data situazione, è facile giudicare dal di fuori, è semplice dire io avrei agito così, io non mi sarei comportato in quella maniera.
V’è da dire che Sarah vive in un enorme conflitto interiore, sa bene del profondo disaccordo esistente fra i segnali lanciati dal suo cuore e le decisioni imposte dal suo cervello.
«Sarah lo guardò con attenzione. Si era resa subito conto che, da quando aveva aperto la porta, lui non le aveva staccato gli occhi dal viso. Era chiaro come il sole che non aveva la minima idea di come comportarsi. Ora che sapeva, lei non era più la stessa ai suoi occhi. Con un sospiro cercò di pensare in modo lucido e il ricordo delle parole di sua madre si fece strada tra i suoi pensieri confusi: devi chiarire le cose con quel ragazzo.»
Robert dal canto suo è un ragazzo attorno al quale ruotano mille domande inespresse e rimaste silenti, questo rappresenta per lo stesso un tormento interiore che non gli permette di essere sereno. È un ragazzo morigerato, di grande educazione e di inusuale rispetto, allo stesso tempo però vorrebbe lasciare andare tutta quella frustrazione che si porta dentro, vorrebbe comprendere il perché di taluni atteggiamenti avvenuti, apparentemente, senza una reale motivazione.
Sarà davvero così o esisterà una spiegazione valida?
«Robert era sereno come non gli capitava da molto. L’idea di assumere i gemelli Lever era stata un colpo di genio, continuare a parlare di lavoro avrebbe reso più facile stare con Sarah e riconquistare, a piccoli passi, la confidenza di un tempo. Era sempre stato bene con lei vicino, lo rilassava.»
Mi è molto piaciuto, inoltre, come Martina Tognon ha disegnato il rapporto tra Sarah e il fratello gemello Zachary: pur non essendo monozigoti riescono a percepire gli stati d’animo l’uno dell’altra, ognuno di loro sente – di riflesso – quando l’altro sta male pur non essendo nelle immediate vicinanze; ciascuno di loro conosce a menadito i pensieri dell’altro, riuscendo a comunicare anche con un semplice sguardo.
Ruolo rilevante nella narrazione viene dato anche alle famiglie dei due protagonisti: familiari che sanno supportare, che intervengono senza mai essere invadenti, genitori pronti a sostenere, ma allo stesso tempo a lasciare andare i propri figli sapendo bene che non commetteranno delle sciocchezze.
Il rilievo e la luce data ai legami ed all’unione è un’altra cosa che ho veramente apprezzato, proprio per l’importanza che il nucleo familiare riveste nella vita dei figli in particolare e leggere di un figlio, quasi trentenne, messo in castigo dalla madre non può che farmi sorridere di dolcezza.
«Se non sei in grado di ragionare, la tua camera è da quella parte. Sempre se sei capace di arrivarci da solo. Sono in castigo? Ho quasi trent’anni! Lo stava davvero sgridando? Non ci poteva credere»
Consiglio la lettura di Ritorna anche ai più giovani proprio per far comprendere loro il valore di certe figure e di determinati argomenti.
Non posso che ringraziare per la meravigliosa recensione!