Sono passati diversi giorni e questo 2023 inizia con un retrogusto amaro per il mondo del calcio dopo la scomparsa di Gianluca Vialli. Un esempio per tutti: si è saputo distinguere in campo e nella vita quotidiana decidendo di non lottare contro la malattia ma di accettarla come esperienza di vita sperando che prima o poi andasse via.
In suo ricordo ho deciso di iniziare un viaggio che avrà delle tappe: ogni fermata avrà il titolo di un suo libro che descrive tre esperienze indimenticabili di Vialli.
Vediamoli insieme!
Prima tappa del viaggio: La bella stagione di Gianluca Vialli
Nella prima tappa del nostro viaggio un libro in cui viene raccontata profondamente la carriera di Vialli e il sigillo di amicizia con Roberto Mancini è La bella stagione dove tutti i protagonisti della Sampdoria della mitica annata del 91 e gli autori Vialli e Mancini hanno deciso di imprimere nero su bianco lo scudetto vinto.
Di seguito alcuni estratti del volume.
Siamo giovani compagni di squadra, siamo amici. E non abbiamo paura di questa parola. Non credete a chi vi dice che il calcio è una guerra. È uno sport, un gioco, e ai giochi si gioca con gli amici. È un valore, e quello che vale si vede in momenti come questo, quando lo puoi scambiare con gli altri.
Una squadra di amici che ha consumato ossa, sudore, sangue e fatica per caricarsi sulle spalle, ognuno per quanto poteva, una missione, un’impresa: rendere possibile l’impossibile, sfidare e battere lo status quo, agitare le acque fino a scatenare uno tsunami.
Ecco la sinossi del libro:
La Bella Stagione è un libro che racconta una storia epica, la straordinaria vittoria dello scudetto della Sampdoria del 1991. È la storia di una squadra e, proprio per questo, è importante dire fin dall’inizio che il libro è stato scritto da tutti i protagonisti di quell’impresa e di questo racconto: Ivano Bonetti, Marco Branca, Umberto Calcagno, Toninho Cerezo, Giovanni Dall’Igna, Giuseppe Dossena, Giovanni Invernizzi, Srecko Katanec, Marco Lanna, Attilio Lombardo, Roberto Mancini, Moreno Mannini, Michele Mignani, Oleksij Mychajlycenko, Giulio Nuciari, Gianluca Pagliuca, Fausto Pari, Luca Pellegrini, Gianluca Vialli, Pietro Vierchowod.
C’è qualcosa di speciale e unico nella vittoria dello scudetto della Sampdoria del 1991, qualcosa che non si è spento e che continua ad ardere di fiamma viva: l’amicizia. A distanza di trent’anni dalla Samp campione d’Italia, quei ragazzi talentuosi ma diversi sono ancora lì che si ritrovano a cena, si scambiano via chat informazioni e stupidaggini, alcuni lavorano insieme. Perché è stata quella meravigliosa stagione 1990-1991 a unirli per non dividerli più, quella con Paolo Mantovani alla presidenza e con Vujadin Boškov alla guida tecnica.
Non è un caso che questo sia un libro collettivo. Tutti i calciatori di quella eroica rosa hanno scritto la loro parte, svuotando con entusiasmo ognuno il proprio cassetto dei ricordi e mettendo a disposizione della storia gioie e dolori, infortuni e colpi di classe, imprese in campo e vita privata. Chi ci ha messo il talento, chi l’allegria, chi la forza fisica, chi le proprie debolezze, chi la passione. E straordinario è, ancora una volta, il risultato.
L’eccellenza sportiva fa da cornice meravigliosa a un quadro di relazioni fra calciatori amici, sottoposte agli alti e bassi delle loro variegate personalità, ma sempre leali, franche e profonde. Pagine di grande epica si affiancano ad altre di scherzi e avventure spassose. Un libro che sa rendere, forse come mai finora, lo spirito profondo del calcio, l’emozione del campo, il clima dello spogliatoio, l’anima di una squadra, di uomini che trasformano il 4-4-2 da schema a somma. È questa la vittoria eterna della “bella stagione”.
Seconda tappa: Goals
Eccoci alla seconda tappa del nostro viaggio: Goals, edito da Mondadori, scritto sempre da Vialli, è la pura dimostrazione che lo sport è benefico, riesce a darti la spinta in più per crederci per non mollare e anche quando cadi puoi rialzarti e ricominciare. Una sorta di mantra che sicuramente l’ex calciatore ha donato ai suoi lettori per vedere il lato positivo della vita e noi lo ringraziamo per questo. Per affrontare le sfide più difficili.
Ecco la sinossi del volume!
Gianluca Vialli, campione di Juventus e Sampdoria e poi allenatore di Chelsea e Watford, ha raccolto e raccontato 99 “quotes” e 99 storie sportive (l’ultima è autobiografica) che lo hanno ispirato e tuttora lo ispirano nella sua progressione di vita quotidiana. Ogni “quote” è strumento di meditazione e motivazione ed è collegato a ogni storia.
Non è un’autobiografia e nemmeno un semplice libro di imprese sportive altrui. Il taglio motivazionale delle storie e l’abbinamento al “quote” iniziale ne fanno un manuale di ispirazione e meditazione. L’obiettivo del libro è quindi quello di condividere la morale e gli spunti che emergono dalle storie, nella speranza che possano essere utili nell’affrontare le proprie grandi e piccole sfide di tutti i giorni. “Goals” quindi va tradotto con “obiettivi” e non semplicemente con il suo significato meramente sportivo.
Ultima fermata: The italian job
Ci troviamo all’ultima tappa del nostro percorso e ho deciso di proporre un libro particolare intitolato The italian Job, edizione inglese edita da Bantam, che ricorda il periodo inglese in cui Vialli storicamente con il Chelsea aveva giocato il doppio ruolo di allenatore e calciatore e aveva raggiunto altri numerosi successi come la Coppa d’Inghilterra, la Coppa delle Coppe, la Coppa di Lega, il Charity Shield (poi denominato Community Shield) e la Supercoppa europea.
Di seguito la sinossi del volume scritto con il giornalista Gabriele Marcotti.
Il calcio è al centro della cultura popolare sia in Inghilterra che in Italia. È giocato, guardato, scritto e discusso da milioni di persone praticamente ogni giorno dell’anno. Ma in che modo le caratteristiche di Inghilterra e Italia influenzano il gioco in queste due nazioni calcistiche? Gli stereotipi nazionali degli italiani come appassionati ed eleganti e degli inglesi come eccentrici dal cuore freddo sono ancora veri quando prendono a calci un pallone? In The Italian Job, per la prima volta, un calciatore di prim’ordine, Gianluca Vialli, insieme al giornalista sportivo e conduttore televisivo Gabriele Marcotti, affronta di petto questo dibattito.
Posizionati in modo univoco tra i giochi inglese e italiano, forniscono un commento affascinante e molto controverso su dove si trova il calcio ora e dove è diretto. E hanno invitato alcuni dei più grandi nomi di questo sport a unirsi alla loro discussione. Sir Alex Ferguson, Jose Mourinho, Arsene Wenger, Sven Goran Eriksson, Fabio Capello e Marcello Lippi, tra gli altri, aggiungono il loro peso non trascurabile al più alto simposio sul calcio mai organizzato.
Gianluca Vialli e Gabriele Marcotti esplorano ogni aspetto del calcio, sia esso tattico e tecnico o culturale e sociologico. Pieno di opinioni controverse e rivelazioni avvincenti, The Italian Job ti porta in un viaggio nel cuore di due delle più grandi culture calcistiche del mondo.
Una delle immagini che ci porteremo nel cuore è il lungo abbraccio fraterno tra Mancini e Vialli dopo la storica vittoria italiana di Euro 2020.