11 settembre 2001, una donna condannata per un omicidio e una telefonata con la sorella. Questa è la storia di Il caso Victoria Ford di Charlie Donlea, in precedenza segnalato al seguente link! Un mistero legato a una donna che amava scrivere, da una situazione sentimentale molto complicata, sembra concludersi alla morte di tale donna, ma qualcosa ridarà vita a questa brutta faccenda. Il romanzo è pubblicato da Newton Compton Editori.
La Recensione di Il caso Victoria Ford di Charlie Donlea
Il romanzo scritto da Charlie Donlea è composto da 80 capitoli divisi in 6 parti. Lo stile è dinamico nella narrazione dei fatti, avendo dei momenti di pausa nelle descrizioni approfondite che favoriscono la creazione di immagini nel lettore, che però a volte vanno a rallentare la narrazione dei fatti. Per quanto riguarda l’intreccio e la fabula, il testo è colmo di flashback che permettono al lettore di comprendere la backstory di ogni personaggio e indagare insieme al detective per trovare la soluzione al mistero. Ogni capitolo è introdotto da data e luogo, in modo tale da facilitare la ricostruzione dei fatti. Predominante è il racconto in terza persona.
Gli ambienti
La vicenda si svolge in varie zone dell’America e in Grecia, tra lo stato della California, Jamaica, dove il poliziotto Walt, ormai in pensione, sta passando le sue giornate. Ma che Santorini, dove una famosa scrittrice vive e pubblica i suoi libri. Parlando del tempo della storia, esso viaggia dal 2001, a tempo dell’attentato alle Torri Gemelle, al 2021, tempo attuale della vicenda. Come già detto, la storia è colma di flashback che tornano all’attentato, alla storia della donna protagonista, Victoria Ford e i suoi amici, tra cui c’é Cameron Young, la vittima del delitto.
I personaggi
Una giornalista di grande successo, Avery Mason, che dà anni fa numeri grandissimi che la rendono grandemente popolare nel suo show American Events, scopre un scoop che potrebbe far salire gli ascolti ancora di più: viene riconosciuto un frammento tra le ossa appartrenenti ai corpi morti per l’attentato dell’11 settembre. Il frammento ritrovato appartiene a una donna condannata per omicidio, Victoria Ford, della quale non si sa quasi nulla, se non che a pochi minuti del crollo della torre in cui era, lascia un messaggio alla sorella Emma Kind, chiedendole di provare la sua innocenza.
Negli episodi del passato di Victoria Ford, si conosce il gruppo di amici che frequentava Victoria Ford, tra cui troviamo la famigerata scrittrice Natalie Ratcliff, migliore amica di Victoria, moglie di un poliziotto ucciso. Conosciamo poi Cameron Young, la vittima, il quale aveva un love affair con Victoria, all’insaputa della moglie, Tess. Poi troviamo Jasper, l’agente immobiliare che aveva aiutato Cameron e Tessa a trovare casa, da quel momento diventarono amici.
Un polizotto aveva indagato sul caso Cameron Young, ma poi tutto fu archiviato al momento della morte di Victoria, Avery trova questo poliziotto di nome Walt e lo convince a tornare alle indagini per il bene della sorella che voleva difendere Victoria. Anche se in pensione, il grande Walt procede e rivede tutte le procedure del caso trovando delle falle nelle prove. Il povero Walt, durante la vicenda rivive dei brutti ricordi, in quanto il suo collega e amico era stato ferito insieme a lui, ma questo non ce la fece. Infatti, è da anni che Walt si è trasferito in Giamaica, per avere una nuova vita e una nuova casa.
I temi
Le tematiche trattate da Charlie Donlea nel suo romanzo sono il disastro delle torri gemelle che analizzeremo meglio, l’ingiustizia, l’inganno, la superficialità delle persone e i traumi mentali non curati che vanno a danneggiare la vita della persona.
11 settembre 2001
Molti ricordano dov’erano e cosa stavano facendo quando tutti i canali televisivi trasmisero le notizie, i cartoni animati che si interruppero e la notizia delle caduta delle torri gemelle, un aero che si era scontrato contro di esse. L’organizzazione terroristica Al Qaida attaccò e pose fine a 2977 vite e furono ferite più di 6000 persone. Il fatto incredibile che stupì molte persone con cui ho parlato nel tempo è che intorno all’America c’era sempre stata un’immagine di invincibilità, la quale sparì con questa serie di attentati.