“Vittima innocente“, di Winnie M. Li è un coraggioso atto di auto terapia sotto forma di scrittura, un thriller che ti lascia senza respiro fino all’ultima pagina.
Personalmente adoro i thriller, ne vado ghiotta. E quando ho letto che “Vittima innocente” era anche tratto da una storia vera non ho esitato un istante: dovevo assolutamente leggerlo. L’autrice ci porta subito a conoscere i personaggi nella loro infanzia, nella vita “antecedente al fatto”, facendoci comprendere le dinamiche delle varie personalità; lo fa con una scrittura fluida e precisa, con trame non intricate, e con una particolarità di stile che ho molto apprezzato, ovvero il descrivere gli attori talvolta in terza persona e talvolta in prima, soprattutto quando esprimono pensieri, intenzioni, emozioni riferite a quel preciso istante che si sta narrando, dando quindi una consapevolezza a 360 gradi su cosa stia accadendo nel momento, su quali sentimenti stiano provando le persone, anche i più intimi – direi soprattutto i più intimi – regalando un’esperienza di lettura davvero coinvolgente.
“La donna che grida in cerca d’aiuto, il sole accecante. La presa, quella gola così morbida, come se non dovesse fare altro che stringere per sottrarle il soffio vitale. Forse non voleva farlo. Ha il cazzo ancora duro. Che cosa gli ha detto? – Tranquillo, non lo dirò a nessuno – Ma non riesce a levarsela, quella sensazione inquietante nei meandri della sua mente. Come se delle zecche stessero scavando nella sua carne facendosi largo a forza di morsi. Inizia a grattarsi. Improvvisamente, gli sembra di avere prurito ovunque. Le braccia, le gambe, il collo, il cazzo. Giiiesù, vai via da questo posto, porca troia. Salta in piedi, fissa il sentiero che sale verso l’altopiano e gli sembra di sentire come delle sirene. No, è la sua immaginazione. È solo il vento tra gli alberi, lo sciabordio del fiume. Deve andare. Deve nascondersi. Quella sensazione inquietante, il suo cazzo ancora pulsante e furioso. La testa e il cuore che battono senza sosta.”
La “vittima innocente” ci racconta allora del suo percorso fatto di dolore, di traumi mai completamente risarcibili, ma anche della sua voglia di riscatto, delle sue nuove consapevolezze conquistate con tanto duro lavoro; e magnificamente l’autrice ci trasporta nel parallelo percorso di “lui”, del “carnefice”, dandoci piena comprensione di cosa possa accadere quando più vite vengono sconvolte da crimini imperdonabili come lo stupro.
“Erano altre le donne che venivano stuprate. Le donne nei telegiornali. Amiche di amiche di amiche senza nome. Ma non lei. Non lei. Non era qualcosa che poteva capitare a lei. Ma ora le è capitato. Ora è stata… Stuprata.”
“Ma volete che mi metta a piangere. Gli avvocati non l’hanno detto, ovviamente, ma la speranza implicita è quella. Che crolli alla sbarra, davanti a tutti. La pressione eccessiva, il fatto di dover rivedere il ragazzo; a quel punto, tra le lacrime e i singhiozzi, la giuria e il pubblico vedranno quanto è traumatizzata. Ed esprimeranno un voto di compassione. Non è questo che tutti vorrebbero vedere in un’aula di tribunale? Non è per questo che tutta quella gente è lì, il motivo per cui i giornalisti stanno già scribacchiando sui loro taccuini? Il raccapricciante appello del caso di stupro. La vittima dello stupro in lacrime, lo stupratore senza rimorsi. I dettagli scioccanti di quel che è successo tra i loro corpi.”
Ci ritroviamo incollati alle pagine, ci ritroviamo a lottare con lei, con tutte “le vittime e i sopravvissuti – e per la maggior parte di noi, che si trova da qualche parte nel mezzo“. Ci ritroviamo con un romanzo tra le mani che non è soltanto un appassionante thriller, ma un’eredità da trasmettere assolutamente.
Scrittrice, vittima e sopravvissuta. Winnie M. Li si è laureata a Harvard, ha scritto guide turistiche, prodotto film indipendenti, organizzato festival del cinema e sviluppato progetti di ecoturismo. Dopo la laurea in Scrittura creativa e un dottorato di ricerca in Media e Comunicazione alla London School of Economics, ha lavorato per vari media e festival artistici. “Vittima innocente” è il suo primo romanzo, pluripremiato e in corso di pubblicazione in 11 Paesi.