Caro iCrewer oggi ti parlo dell’ultima uscita di Monica Lombardi: Vite rubate edita Spinnaker. E’ un romantic suspense, spin off della serie Mike Summers.
Il romanzo è ambientato in Alaska e, chi conosce già la serie, ritrova e conosce meglio l’agente Paula Wellman. In realtà il libro può essere letto singolarmente, come ho fatto io, e, se amate il genere, potrete poi recuperare gli altri romanzi. Il primo è Scatole Cinesi (edizione Domino), ambientato ad Atlanta, dove il tenente Mike Summers, della Squadra Omicidi, vive e lavora, poi Labirinto sempre edizione Domino; Gambler, edizione Spinnaker, ambientato a Las Vegas e Scacco Matto, il quarto della serie, dove compare, appunto, l’agente speciale Paula Wellmann.
E per gli amanti dei thriller psicologici vi consiglio di leggere le recensioni di Cristiana Meneghin sulla serie Schegge: Schegge di ricordi e schegge di verità e l’intervista all’autrice.
Ma torniamo a questo libro, che ho letto davvero in poco tempo. E’ stata la mia lettura di fine anno e devo dire che era proprio quello di cui avevo bisogno: tanta suspense, grazie ad una trama che ti cattura e non ti fa scollare dalla pagine, ma anche amore, attrazione mentale e fisica e personaggi ben delineati soprattutto dal punto di vista psicologico.
Non è un giallo con sfumature rosa, ma un intreccio perfetto tra i due generi. Tutto inizia con uno scoppio nel bosco nel quale perde la vita una ragazza. Utilizzando poi il flashback l’autrice introduce i personaggi e l’antefatto che conduce all’indagine di Paula Wellmann su Zachary Walsh.
I paragrafi sono corti e hanno un titolo che anticipa il loro contenuto: spesso coincidono con i nomi dei personaggi e lì la storia si concentra su ognuno di loro.
Alice, figlia di Zachary, vive da adolescente ribelle, dopo la morte improvvisa e misteriosa della madre e la decisione del padre di trasferirsi in Alaska. Zach è un uomo che riversa il suo dolore nella scrittura, perdendo di vista il suo ruolo di padre. Sarà Paula, detective introspettiva dalla spiccata intelligenza e capacità empatica, a dare una nuova direzione al treno di eventi che sembra voglia travolgere tutto.
Ciò che mi ha colpito di più di questo romanzo è stata la capacità dell’autrice di far emergere i personaggi: i loro sentimenti e le loro paure.
La storia della nostra vita, alla fine, è come un libro. Giri pagina e trovi un incontro, una situazione. Puoi scrivere le righe del tuo dialogo ma quello che fai, come agisci è una reazione alla situazione e alle persone che incontri.
Alice, chiude il suo disagio in un diario che rivela quanta sofferenza può creare la mancanza di dialogo tra genitori e figli, quanto può essere alto il muro che si crea quando non ci si comprende. Zach mette il suo modo di vedere il mondo nei suoi libri, che assorbono il suo dolore come spugna, quando volgerà gli occhi verso la realtà che sta sconvolgendo la sua vita potrebbe essere troppo tardi.
Il fatto era che nei suoi gialli era tutto più semplice perché era lui a introdurre le incognite, a controllare le variabili e, alla fine, a mettere ogni pezzo esattamente dove voleva che fosse.
Il racconto è in terza persona ed è incalzato dall’utilizzo del dialogo, che dà ritmo alla lettura, insieme ai frequenti flashback che illuminano al momento opportuno elementi che diventano importanti nel corso della narrazione: aprendo a nuovi scenari, che fino a quel momento non avevi potuto immaginare essendo allo scuro di quei nuovi particolari. Il finale me lo aspettavo diverso, forse è un po’ frettoloso, ma l’autrice stessa annuncia un ritorno di questi personaggi in un nuovo romanzo.
Sono interessanti anche le descrizioni del paesaggio e dei luoghi dove si svolgono i fatti. Ti sembra quasi di sentire il freddo pungente e di vedere i boschi innevati, sotto un cielo acceso da infinite stelle.
Questo è lo scenario di una storia dove il dolore per una vita rubata, sfociato nell’odio, rischia di travolgere tutto e tutti. Ma anche quella di un padre e una figlia, ai quali una vita è stata rubata, che faticano a trovare un senso a questo dolore, ma è davvero tutto perduto?
Bellissime parole, grazie!
Grazie di cuore per il tuo commento! Continua a seguirci!