Caro iCrewer, oggi ti parlo del romanzo Una star all’improvviso di Manuela Pigna e Mariachiara Cabrini, DriEditore. Un romanzo fresco e divertente, oltre che riflessivo e a tratti emozionante.
La storia è semplice ma è ben strutturata e soprattutto sono il luogo, i personaggi secondari, con nomi molto particolari, e animali davvero strampalati che fanno la differenza, rendendola interessante e divertente.
Le vicende si svolgono tra l’Inghilterra e l’Italia, in un paesino disperso nelle campagne dell’Emilia Romagna, dove si trova la fattoria di Amneris, con animali, frutteti e vigneti: un posto tanto sperduto quanto meraviglioso.
Amneris, la protagonista, vive con sua nonna Ginesia, una vecchietta all’avanguardia che utilizza i social ed è molto brava a cucinare. È una ragazza dall’animo buono e generoso che ha lasciato la sua carriera di architetto per inseguire un sogno, quello di ristrutturare una parte della fattoria e aprire un agriturismo.
“È per colpa di annunci che ha trovato sul web, se siamo le orgogliose proprietarie di uno spelacchiato cammello mongolo con una gobba storta, due pavoni scorbutici, un pony assetato di sangue e tre lama. Tutti ex membri di un circo che voleva disfarsene.”
Island March è un attore famoso che recita in una serie TV molto amata. E’ un ragazzo all’apparenza cinico e opportunista, deciso a raggiungere ad ogni costo il suo obiettivo.
Cosa unisce questi due giovani?
Amneris è innamorata del personaggio interpretato da Island e da fan, soprattutto utilizzandolo come un modo per sfogarsi: gli scrive delle lettere, certa che nessuno le avrebbe lette. Ma a volte i sogni non sono poi così irraggiungibili come pensiamo, un pizzico di fortuna e qualche coincidenza possono aiutare.
Il personaggio di Amneris rappresenta la ragazza semplice, accomodante ma non una sciocca, anzi, lei è molto determinata e con dedizione e amore persegue i suoi obiettivi. Forse in qualche occasione la sua incapacità di reagire davanti alle parole a volte dure di Island la fanno sembrare insicura di sé e del proprio valore, si comporta come una “crocerossina”, o forse questa è proprio la sua indole. Ma in fondo lei ha davanti a sé il suo idolo e questo comprensibilmente la destabilizza ulteriormente.
Island, accanto ad Amneris riscopre la sua vera natura protettiva e romantica. Il suo cuore nel tempo si è indurito, a causa della sua infanzia difficile anche per via del rapporto burrascoso con la madre, ma l’incontro con Amneris gli farà notare il bello che c’è nelle cose semplici di ogni giorno.
Ogni capitolo inizia con un trafiletto delle lettere che Amneris ha scritto ad Island, dove parla di sé, della sua fattoria, dei suoi sogni e del suo amore per il personaggio da lui interpretato nella serie TV, che lei immagina sia molto simile a come lui è nella realtà e, alternandosi, i due protagonisti ci raccontano la storia dal loro punto di vista.
Non si nota assolutamente la penna di autrici diverse: i loro stili si sono fusi in una narrazione caratterizzata dalla scorrevolezza e da descrizioni dettagliate degli ambienti e delle situazioni che permettono di ricreare le scene nella mente: alcune davvero divertenti! In questo modo il finale si svela a poco a poco e tutti i pezzi raggiungono la posizione giusta nel puzzle di questa storia che ti lascerà un dolce sapore in bocca.
Mi è piaciuta molto anche l’attenzione ai dettagli legati al tema agricolo, con termini e tempistiche che fanno entrare proprio nelle problematiche e nei ritmi di un agricoltore/agricoltrice. Si fa notare che solo dedicandosi alla terra e agli animali a tempo pieno e con grande dedizione si possono avere dei buoni raccolti: tutto quel lavoro è altresì ripagato dalla bella sensazione di benessere che si prova applicandosi anche nei lavori più umili, immersi nella natura.