Ecco come nascono le mie recensioni
Caro lettore, per recensire al meglio questo libro “Un milione di volte buonanotte” di Kristina McBride, ti voglio raccontare come attribuisco le stelle nelle mie recensioni. La mia materia preferita a scuola è sempre stata la matematica. Quando ci sono dei numeri, come nel caso delle stelle che esprimono il giudizio su un libro, uso la matematica, così sono certa che la mia valutazione sarà più obiettiva possibile.
Una stella la assegno quando mi piace la trama. In questo caso la trama mi è piaciuta, perché prende in considerazione problemi dell’epoca moderna ed evidenzia come sia facile, per persone deboli di carattere, seguire le persone sbagliate ed incorrere in grossi problemi legali.
Aggiungo una stella quando entro in empatia con un personaggio, perché molto simile a me o perché mi ricorda qualcuno a cui voglio bene. In questo racconto tutti i personaggi erano molti diversi da me e nessuno mi ha particolarmente commosso.
Conferisco una stella quando il racconto è scorrevole, di facile lettura, piacevole da leggere. Un racconto dove ad un certo punto ti trovi a leggere due versioni diverse della stessa storia: una è un sogno, l’altra è la realtà. La storia si biforca a pagina 32, al capitolo 6, e solo nelle ultime pagine ho capito cosa stava succedendo.
Una stella la do per la presenza di errori di battitura e/o traduzione. Purtroppo ho riscontrato numerose imprecisioni, che hanno rallentato ed appesantito la lettura.
L’ultima stella è un puro giudizio personale: mi è piaciuto ciò che ho letto? Come avrai capito lettore, il racconto non mi è piaciuto.
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Un milione di volte buonanotte mi resterà impressa come una frase tristissima, è la conclusione ad una lettera di una ragazza che ha deciso di suicidarsi; al tempo stesso è una frase dolcissima, perché è rivolta a coloro che le vogliono bene.