Cosa succede nella vita di una ragazza che subisce violenza?
Tutti i colori del cielo non ha certo la pretesa di dare una risposta, ma ha nel suo protagonista chi la violenza l’ha subita tra le mura domestiche e continua a pagarne le conseguenze a livello psicologico.
Jane e Charlotte sono due sorelle che arrivano nel Vermont e si scontrano con Liam, così inizia il romanzo. Tutti e tre sono narratori nella storia che si svolge a Pretty Creek, un paesino apparentemente tranquillo dove tutti si conoscono.
Jane è fragile, indifesa e spaventata difronte a qualsiasi uomo, è arrivata in un paese lontano dalla sua Londra per lasciare lì i fantasmi del passato. Protagonista molto ben delineato a livello psicologico mi sarebbe piaciuto poter dire la stessa cosa dei tratti fisici della ragazza che ho faticato a ritrovare. Il suo personaggio è in evoluzione dalla prima all’ultima pagina e forse ne sarebbero state necessarie delle altre per completarlo meglio. In questo senso il finale mi è sembrato un po’ frettoloso oltre che scontato.
“Da quel giorno ho deciso che nessun uomo mi avrebbe mai più toccato, e non sono serviti mesi di analisi a farmi cambiare idea. Qualcosa dentro di me si è rotto senza possibilità di poter essere aggiustato.”
Passiamo a Charlotte, anche per lei ci sono alcuni capitoli come soggetto narrante, ma la sua figura è la spalla della sorella, diciamo che oltre che da supporto nella vita il personaggio è stato ben utilizzato per rendere meglio alcuni passaggi fondamentali.
Ultimo solo perchè merita una riflessione maggiore è Liam. Sicuramente il coprotagonista ha un ruolo fondamentale nello svolgersi degli eventi e, per il mio parere, è anche il personaggio meglio riuscito. Ben strutturato a livello caratteriale, ho molto apprezzato il non farlo diventare lo stereotipo del bel ragazzo americano e tanto meno quello del salvatore della povera ragazza. Il contrasto tra la sua fisicità e il suo carattere lo rendono molto piacevole e, anche in questo caso, ancor più da approfondire.
“Io… io sono la parte destra della protezione. È una cosa che mi fa sentire importante. In vita mia non sono mai stato utile a nessuno, non in questo modo. Il mio aspetto così imponente dà a tutti l’idea che io sia uno che protegge con la forza, invece sono solo un uomo spaventato da tutto, che cerca protezione più che darla.”
Da sottolineare come le riflessioni riguardanti sia Jane che Liam sono fatte dia dagli stessi protagonisti che da altri il ché da la possibilità al lettore di avere due punti di vista ben distinti ed a volte contrastanti.
Sai perchè, cara Angela non ti do cinque stelle? Per la cover. L’ho più volte guardata e, mi spiace, ma in quella ragazza proprio non ci rivedo Jane.