Tra le nostre cose di Yannick Pozzo è un romanzo psicologico che esplora la complessità delle relazioni di coppia attraverso un viaggio introspettivo carico di riflessioni e sensibilità. La storia segue il protagonista nel momento in cui viene lasciato dalla sua compagna, Elena, e nel difficile processo di comprensione e accettazione di questa separazione. Ad aiutarlo in questo percorso è Matilda, un’amica di sempre, che gli offre uno sguardo nuovo sulle dinamiche dell’amore e sull’identità personale.

La trama di Tra le nostre cose
Lui ed Elena erano invidiati da molti e sembravano avere tutto: una vita stabile, due lavori soddisfacenti e la capacità di innamorarsi ogni volta come se fosse la prima. Eppure, qualcosa si era incrinato senza che lui se ne accorgesse.
Elena invece sì. Ha capito che il loro rapporto non era più quello di un tempo, che qualcosa si era trasformato in modo irreversibile. Lui, invece, non lo ha visto arrivare. O forse sì, ma senza dargli il giusto peso, almeno fino al momento in cui lei ha deciso di lasciarlo.
A fargli da guida in questa fase di smarrimento c’è Matilda, un’amica di sempre, che lo aiuta a guardare oltre la superficie delle cose. Attraverso il loro rapporto, il protagonista inizia a riflettere su se stesso, sull’amore e su quei legami che, in modi imprevedibili, definiscono ciò che siamo.
La mia recensione
Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è il modo in cui Yannick Pozzo cerca di restituire la confusione e il dolore della rottura attraverso un flusso di pensieri che si mescola a dialoghi essenziali e frammentati. Lo stile, evocativo e lirico, ha l’ambizione di trasformare la narrazione in una sorta di ballata emozionale, puntando più sulle sensazioni che sulla linearità degli eventi.
Tuttavia, questo stesso stile può risultare a tratti faticoso. I dialoghi, immersi nei pensieri del protagonista senza un netto distacco narrativo, richiedono un’attenzione costante e possono rallentare la lettura invece di renderla più coinvolgente. Anche se ho trovato il libro coinvolgente, la forte introspezione del protagonista, sebbene interessante, talvolta rischia di allontanare il lettore, rendendo difficile l’immedesimazione.
Tra le nostre cose è un romanzo che offre spunti profondi sulla natura dell’amore e della perdita, con momenti di grande intensità emotiva. Il suo punto di forza è la capacità di toccare corde intime, mentre la sua maggiore debolezza sta in una prosa che, nel tentativo di essere poetica e originale, può risultare artificiosa e poco scorrevole.
Un libro consigliato a chi ama le narrazioni introspettive e i racconti di trasformazione interiore, ma meno indicato per chi preferisce storie più dirette e dialoghi fluidi.