Un Bestseller a livello mondiale
Chi mi conosce sa che difficilmente faccio recensioni negative ai libri, oneste, ma difficilmente insufficienti, poichè cerco sempre di trovare un lato positivo che ha spinto lo scrittore a dedicarsi a quel tipo di racconto e io, nella figura del lettore, a rilassarmi leggendo quel racconto. Oggi vi voglio parlare di “Silence” di Tim Lebbon.
Leggendo la quarta di copertina avevo determinate aspettative dalle parole “Bestseller” e “thriller”. Mi aspettavo uno di quei libri che non vorresti mai lasciare sul comodino, perchè vuoi scoprire cosa succede la pagina successiva. Leggendo il racconto posso dire che la modalità di scrittura spesso mi ha generato ansia più che tensione e suspence, come mi aspettavo.
I primi capitoli del libro “Silence” sono caratterizzati da un alternarsi di diversi narratori: la figlia sorda, il padre, un narratore esterno. Ammetto di aver dedicato pagine, tempo e riletture per capire chi parlava. Non so dire se è un errore nella traduzione, che sicuramente presenta dei refusi di stampa, o è l’autore che ha voluto impostare così il racconto.
Continuando a leggere il racconto, mi accorgo che è un horror, con “animali” modificati che attaccano gli esseri viventi, perchè fanno rumore, quindi diventano prede di queste “viespi”.
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Fino all’incontro e fuga dei personaggi (tutta la famiglia) ero incerta se attribuire 2 stelline o 1… ma leggere l’uccisione del cane guida per mano del padre, mi ha fatto sicuramente prendere una decisione. Comprendo la scelta del padre, come personaggio. Il cane faceva il suo lavoro, difendeva la sua famiglia e soprattutto la sua padrona, e questo comportava abbaiare, quindi troppo rumore, che avrebbe attirato predatori, mettendo a repentaglio le vite di tutti! Non comprendo la scelta dello scrittore: in macchina c’era anche la nonna, malata terminale, come confermato alcuni capitoli più avanti, dotata di pastiglie, tra cui sicuramente qualcosa per lenire il dolore, che quindi provoca sonnolenza. Ora perchè non dare una pastiglia al cane, consentendogli di fare un viaggio in macchina più tranquillo, quindi anche meno aggressivo di fronte al nemico?
Questa è solo la mia opinione, ma da una ricerca vi posso dire che ha ottime recensioni, anche dal New York Times, forse semplicemente è finito tra le mani sbagliate, di una lettrice che non l’ha saputo apprezzare. Rivaluterò questo scrittore con un altro racconto in futuro.
Tim Lebbon
E’ nato il 28 luglio 1969 a Londra. E’ autore di numerosi romanzi horror, fantascienza e dark fantasy britannico. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per i suoi libri, alcuni dei quali sono diventati bestseller, tradotti in tutto il mondo. Il racconto “Silence” è diventato un film. Vive in Inghilterra, Goytre (Monmouthshire), con la moglie e i due figli.
L’idea è che il pluri-premiato Lebbon “miri” allo Stephen King di “The Stand”, senza però averne la stessa potenza narrativa. Bella storia post-apocalittica, per fortuna senza gli inflazionatissimi zombie, e bella la protagonista… manca però quel “quid” che lo renderebbe un romanzo-capolavoro, compito in cui, alla fine fallisce. Una buona lettura, ma niente di più.
Grazie per la tua partecipazione alla pagina!!! Buona lettura!!!