Un thriller politico e distopico che fa riflettere sul nostro futuro
Cari iCrewers, oggi vi voglio parlare di un romanzo che ho appena terminato di leggere e che mi ha appassionata dalla prima all’ultima pagina. Si intitola Reichland. L’aquila delle dodici stelle di G. L. Barone ed è stato da poco pubblicato, esclusivamente in formato digitale, per la Newton Compton editori.
Il romanzo è ambientato in un futuro distopico a noi vicino, precisamente siamo nell’anno 2024. A causa della grave crisi economica mondiale, l’Unione Europea ha deciso di unificare gli Stati membri e di diventare un’unica Nazione con una nuova moneta, un nuovo apparato di polizia e nuove leggi. Questa soluzione ha tuttavia peggiorato la situazione, creando un’inflazione esorbitante e la mancanza di servizi necessari nel mondo attuale, ad esempio la corrente elettrica e di conseguenza l’uso di internet.
Il protagonista è Alexander Lang, tenente della Polizia Criminale Europea di stanza a Berna, che viene chiamato ad indagare sul ritrovamento di un cadavere anonimo presso le rive del fiume Aar. Ciò che queste acque svizzere hanno portato a galla non è tuttavia la vittima di un omicidio, ma un vespaio colossale che porterà Lang in giro per l’Europa alla vigilia delle prossime elezioni politiche; qualcuno non vuole venga scoperto nulla.
È il primo titolo che leggo di questo scrittore e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa e soddisfatta. Innanzitutto, l’indagine è complessa e ben congegnata. Durante la lettura di un poliziesco, mi piace tenere traccia degli indizi, per poi ipotizzare il colpevole, ma con Reichland non ci sono quasi mai riuscita. La trama è un susseguirsi di colpi di scena, che fanno vacillare le aspettative e che fino all’ultima pagina è impossibile prevedere, creando così un continuo effetto sorpresa, che ti spinge ad andare avanti con la lettura per sapere cosa succede dopo. Un’altra particolarità che ho apprezzato è l’azione che non manca di certo nella storia: Reichland ha un ritmo incalzante e rocambolesco, che ben si addice con la frenesia dell’indagine.
Ciò che mi ha convinto maggiormente e che mi ha lasciato qualcosa del romanzo è tuttavia la sua ambientazione: un’Europa unita con un governo simil-totalitario e di stampo tedesco. L’impostazione dello scenario immaginato mi ha fatto riflettere più volte su quanto possa essere possibile un futuro del genere e altrettante volte sono giunta alla conclusione che esso non sia da escludere. Ciò è angustiante, dopotutto non è questo lo scopo di un buon romanzo distopico: portare all’esasperazione un fattibile domani, per ammonirci sugli errori da evitare e non giungere così a quel punto?
Reichland. L’aquila delle dodici stelle riesce in un ottimo modo, a mio avviso, a ricalcare le inquietudini del presente e a darne voce fra le sue pagine. Tutto questo fa da sfondo ad un’intrigante indagine, che sa catturare l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine. Consigliatissimo a tutti gli amanti dei generi thriller e distopico!
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L’autore
G. L. Barone è nato a Varese nel 1974. Appassionato di economia ed impegnato in politica, è laureato in Giurisprudenza e nel tempo libero suona nel gruppo power-metal Imperivm. Nel 2012 autopubblica il suo primo romanzo, La cospirazione degli illuminati, che viene poi stampato l’anno seguente dalla Newton Compton. Per questa editrice sono usciti gli altri suoi titoli: Il sigillo dei tredici massoni (2014), La chiave di Dante (2015), I manoscritti perduti degli Illuminati (2016) e la trilogia Codice Fenice saga, che comprende La settima profezia, Il settimo enigma e Il settimo oracolo. Il suo ultimo romanzo, Reichland. L’aquila delle dodici stelle, è stato pubblicato da poco ed è solo in formato digitale.