Oggi, carissimo iCrewer, voglio parlarti di un libro molto particolare. Si tratta dell’ultimo che ho letto: Raffasofia. Per trovare la felicità-tà-tà (l’accento sulla A) di Marina Visentin. Volume che, tra l’altro, ho avuto il piacere di presentare – con tanto di intervista all’autrice -in una serata culturale svoltasi in un paesino vicino a quello in cui abito una sera di questa settimana.
È stata una esperienza straordinaria, del resto, come non può essere ritenuto un privilegio avere l’opportunità di dialogare con l’autore di un libro che si è appena letto?
Raffasofia, ovvero la filosofia della vita seguendo il modello Carrà, non è una biografia della straordinaria artista romagnola, bensì l’omaggio e il ricordo di una strepitosa carriera narrata attraverso le canzoni e messa al confronto di fior fior di nomi della filosofia che si sono interrogati sul tema della felicità.
Raffasofia: il libro di Marina Visentin
Si può dire, dunque, che le protagoniste del libro siano due: Raffaella Carrà e la felicità. L’una messa al servizio dell’altra dalla sapiente e nobile penna della giornalista Marina Visentin. Autrice squisita dotata di ironia, talento e conoscenza. Tanta conoscenza del mondo dello spettacolo e della Carrà in particolare.
Raffasofia, a detta dell’autrice, è il risultato di ore e ore passate a consultare vecchi filmati di storiche trasmissioni con protagonista la Raffaella nazionale. A partire dagli esordi televisivi degli anni settanta fino ad arrivare ai nostri giorni, passando per programmi come Canzonissima, Fantastico, Pronto Raffaella, Carramba che sorpresa e via dicendo. Trasmissioni che hanno fatto la storia della televisione italiana di pari passo con la storia della nostra società.
Leggendo Raffasofia non ho potuto fare a meno di tornare con la mente al sabato sera di quando ero un bambino, quando tutta la famiglia si riuniva sul divano per guardare il varietà. Parlo di spettacoli che oggi non sono più replicabili, vuoi per l’evoluzione della TV, vuoi anche per la moltitudine di offerta che le piattaforme digitali offrono. Quando ero un bambino il sabato sera era Fantastico. Lo si sapeva già dal lunedì. Raffaella Carrà in questo senso, ovvero in qualità di regina della televisione, è stata davvero insuperabile.
Marina Visentin analizza quindi la carriera della Carrà partendo dalla leggerezza delle sue canzoni. Ci tengo a sottolineare anche io – come fa più volte l’autrice – che leggerezza non è sinonimo di banalità e scarsa qualità. Del resto le canzoni della Carrà sono evergreen che non tramonteranno mai. Io quando penso a un suo brano ci associo sempre l’idea della festa e del divertimento.
Sarà per questo che, come dice Pedro Almodovar (si legge in quarta di copertina) Raffaella Carrà è una filosofia di vita? Davvero nei testi colorati delle sue canzoni si nasconde la ricetta per la felicità? Raffasofia è un libro che prova a rispondere a queste domande.
È chiaro che nessuno conosce la chiave giusta per essere felici, ma attraverso un ottimo lavoro che accosta le canzoni della Carrà ai pensieri dei massimi esponenti della storia della filosofia, Marina Visentin riesce a riempire il volume di suggerimenti e punti di vista che lasciano il lettore con qualche riflessione importante nelle tasche. Almeno… questa è stata la mia esperienza di lettura.
Io di certo non sono una persona che brilla in quanto a idee per arrivare alla felicità; penso però che una bella playlist con Tanti auguri, Pedro, Rumore, Fiesta, Ma che musica maestro, Tuca tuca, Ballando soca dance e tante alte potrebbe essere un bel punto di partenza per muovere il primo passo verso quel traguardo.
Che poi, mi domando… ma cosa è la felicità? Non sarà che la mitizziamo e sovrastimiamo un po’ troppo? Non basterebbe raggiungere un equilibrio di serenità senza puntare alle stelle?
E mi rispondo… NO. Tu cosa ne pensi amico lettore?
Concludendo, segnalo e consiglio la lettura di Raffasofia a chi ha amato questa straordinaria artista. Ma anche a chi desidera conoscerla meglio: Marina Visentin ha svolto un ottimo lavoro di assemblaggio della sua carriera. E poi a tutti quelli che amano utilizzare le canzoni per andare oltre, per scavare dentro se stessi e cercare le risposte alle grandi domande della vita.