Se, come me, ami i gialli classici, con una buona dose di suspense, pieno di enigmi da decifrare per risolvere gli omicidi, Quattro delitti prima di mezzanotte è il libro che fa per te. Dopo il successo di A cena con l’assassino, Alexandra Benedict, torna con un altro poliziesco ambientato a Natale. Edito Newton Compton Editori.
Ed è proprio il Natale il coprotagonista di Quattro delitti prima di mezzanotte: pezzi di puzzle recapitati all’ottantenne Edie il 19 dicembre con la promessa che quattro delitti avranno luogo prima della mezzanotte della Vigilia. Edie ha poco tempo per risolvere il puzzle e impedire i crimini annunciati dall’assassino che si firma “Riposa in Pezzi”.
Quattro delitti prima di mezzanotte di Alexandra Benedict: la trama
In una cittadina della provincia inglese, Edie O’Sullivan è un’ottantenne burbera e solitaria, ma con una mente acuta e brillante. È una nota risolutrice di giochi enigmistici, cura una rubrica di cruciverba per una rivista, adora i puzzle e il suo pronipote Sean che ha adottato anni prima.
Edie odia il Natale perché le sue perdite più importanti sono avvenute negli anni proprio in quel periodo: sua madre, suo fratello e la rottura con l’amore della sua vita, Sky.
Ma proprio il 19 dicembre, quando Edie vorrebbe chiudersi in casa e lasciare che il Natale passi, che trova davanti alla porta un pacchetto misterioso. Sei tessere di un puzzle che sembrano raffigurare la scena di un omicidio: la sagoma di un cadavere con il contorno bianco di gesso su delle mattonelle bianche e nere.
Il messaggio che accompagna il pacchetto è inquietante. Quattro omicidi avranno luogo prima della mezzanotte della Vigilia, a meno che Edie non riesca a risolvere il puzzle e a impedirli. Ma è un tassello del puzzle in particolare ad attirare l’attenzione della nostra protagonista e a preoccuparla di più: un orologio a un polso. Edie conosce benissimo quell’orologio perché era appartenuto prima a suo padre, poi a suo fratello e ora…al suo Sean. Che suo nipote sia una possibile vittima del killer? Edie decide di non consegnarlo alla polizia e di tenerlo segreto.
Quando un uomo viene trovato nel bosco, con un pezzo di puzzle in mano, dopo essere stato violentemente aggredito, Edie capisce che il pacchetto non è uno scherzo e il messaggio è una sfida nei suoi confronti. Sean, ispettore capo di polizia, inizia a occuparsi del caso, ma collega l’aggressione dell’uomo alla minaccia dell’assassino solo dopo che una donna viene ritrovata morta con un tassello di puzzle tra i capelli.
Sean è deciso a tenere lontana la zia, ritenendo la situazione pericolosa, ma Edie è testarda e ostinata e, inoltre, è lei ad aver ricevuto i primi pezzi del puzzle. Edie, poi, ha anche un altro vantaggio rispetto a Sean: facendo la parte della vecchina amichevole, può riuscire ad ottenere molte più informazioni della polizia.
Così, mentre gli omicidi si susseguono, Edie sa che lei è l’unica ad avere le capacità per risolvere l’enigma. Insieme alla vivace novantenne Riga, sua amica e vicina di casa, Edie deve affrontare il fatto che il messaggio del killer parla di lei e fa riferimento al suo passato. Inoltre, l’uomo e la donna uccisi sono collegati alla scuola dove Edie faceva l’insegnante anni prima, e che, per completare il puzzle dei delitti, dovrà averne chiaro il tema. Solo sapendo a quale evento passato il killer fa riferimento tra le righe dell’inquietante biglietto, potrà risolvere il mistero e sapere dove sarà la vittima successiva.
In Quattro delitti prima di mezzanotte, Edie sarà costretta così a scavare nel proprio passato, riaprire vecchie cicatrici, rimorsi e sensi di colpa. Sarà costretta a riaprire una stanza della sua casa, chiusa da quando si era lasciata con Sky, per poter appendere un grande schema per risolvere il puzzle. Sarà costretta a fare i conti con il Natale e i sensi di colpa per non aver dato a Sean l’atmosfera di festa che gli ha sempre negato.
Quattro delitti prima di mezzanotte: la mia recensione
L’atmosfera natalizia si presta molto a fare da sfondo a misteri e crimini e, anche in questo caso, le luci e gli addobbi contrastano con i macabri delitti e la tensione che scorrono tra le pagine del libro.
La trama ideata da Alexandra Benedict è intricata e ben costruita. I capitoli brevi contribuiscono a dare un ritmo incalzante al romanzo, e l’adrenalina è data dal susseguirsi di delitti annunciati e la rincorsa della protagonista per scongiurarli. La suspense è alternata da riflessioni e ricordi di Edie e di Sean, che ci permettono di conoscere meglio il loro carattere e le loro paure, di simpatizzare con loro e di suscitare curiosità.
La storia entra da subito nel vivo e il desiderio di continuare la lettura c’è. Alexandra Benedict è brava anche a portarci fuori strada sospettando di qualche personaggio sbagliato.
Alcuni capitoli sono narrati dallo stesso killer nel momento in cui pianifica e compie i delitti: una lettura inquietante che ci fa percepire tutta la paura e la follia che porta a uccidere.
I personaggi di Quattro delitti prima di mezzanotte sono tutti ben caratterizzati e originali, e ognuno, anche quello più secondario, ha un suo ruolo nella storia. Divertenti e teneri allo stesso tempo, gli scambi di battute con Riga, i loro aperitivi a base di Campari tra ipotesi e ragionamenti. Sean si divide tra il lavoro, dove si sente in difficoltà a dirigere in modo autorevole una squadra, e il rapporto con Liam che si trova a una svolta in vista dell’adozione di una bambina.
Edie è memorabile. È un’ottantenne stravagante che mastica gomme e veste in modo originale.
A quarantacinque anni era stata punk, a cinquantacinque raver, e sempre e comunque una outsider
Ciò che ce la fa amare di più è il suo essere piena di vita, coraggiosa e temeraria pur essendo anziana. Forse poco verosimile? Beh, Quattro delitti prima di mezzanotte è un romanzo, e fa piacere incontrare e leggere le avventure di una donna così. Ma più inverosimile mi è sembrata la decisione di Edie di non avvisare Sean e la polizia del puzzle che raffigurava l’orologio del nipote, considerando che appare chiaro dal primo biglietto che il killer ha un conto in sospeso con lei.
Talvolta i continui rimandi al passato attraverso i ricordi dei protagonisti spezzano la narrazione e la lettura può risultare noiosa.
Quattro delitti prima di mezzanotte è impreziosito da giochi enigmistici nascosti tra le pagine del libro, nei titoli dei paragrafi e, in generale, la passione di Edie per gli anagrammi, i giochi di parole e per l’enigmistica è coinvolgente e ci trascina vorticosamente nel suo modo di ragionare per cercare di risolvere i crimini prima di lei.
Si sa che le parole sono fatte per essere manipolate, rigirate per significare ciò che si desidera
In generale la storia creata da Alexandra Benedict è avvincente e piacevole. I temi che si leggono tra le righe sono interessanti. L’odio per il Natale di Edie (e come darle torto?) che alla fine della storia riesce a superare per amore di Sean e della sua nuova famiglia, il dover affrontare il proprio passato con segreti e bugie che vengono talvolta solo nascosti, e talvolta arrivando a cancellarli dalla memoria per autodifesa.
Le persone si comportavano come pezzi di puzzle. Con vite che si incastravano le une nelle altre ogni giorno nello stesso modo