Dopo aver letto il capolavoro Wonder di R. J. Palacio e del quale ho fatto una recensione mesi fa (che puoi leggere direttamente nel link), non ho potuto fare a meno di comprare – non appena uscito – il nuovo romanzo di Raquel Jaramillo intitolato Pony, edito da Giunti Editore.
Letto e divorato nel giro di pochissimi giorni, si tratta di un libro – adatto a ragazzi e ragazze dai 10 anni in su – che mostra il lato romantico dell’autrice intriso di malinconia, storia ma soprattutto amore con la A maiuscola. Ma di che tipo di amore stiamo parlando e di cosa parla il libro?
Te lo spiego passo dopo passo con la mia recensione!
Pony di R. J. Palacio: la mia recensione
Pony è un libro che non dimenticherò facilmente per una serie di ragioni: l’autrice dona al lettore il suo amore per la scrittura e rivela alcuni aspetti importanti della vita privata che diventano poi i temi portanti di questa storia.
Una storia commovente e toccante che fa sentire dentro di sé emozioni in divenire sempre più ampie e intense fino a lasciarti senza parole. Ebbene sì perché quando terminerai di leggere questo romanzo, vorrai trovare il tempo di metabolizzare l’intensità dei messaggi che l’autrice ha voluto regalarci con questo racconto senza tempo.
E di cosa parla il racconto?
Raquel Jaramillo o Palacio ha creato un’atmosfera affascinante intorno alla storia: ci troviamo intorno al 1860, un anno prima dello scoppio della Guerra civile americana e la scrittrice, come afferma lei stessa, si è dovuta documentare molto per rendere il libro non un romanzo storico ma raccontare una storia che potesse essere in linea con i tempi di allora. E devo ammettere che questo è un altro tassello che ho apprezzato tantissimo perché rende la storia ancora più autentica e reale.
E cosa succede quindi in America nel 1860? Il protagonista di questa storia si chiama Silas Bird, ha dodici anni e, orfano di madre dalla nascita purtroppo, vive con il papà Martin, amante della scienza e di professione calzolaio e fotografo. Una notte giungono tre sconosciuti a cavallo che rapiscono il padre, lasciando da solo il ragazzino. Ma in realtà non è solo: da anni lo protegge e accudisce una misteriosa presenza, un ometto gentile di nome Mittenwool.
Che strano nome, non trovi? Ma si tratta di una persona reale in carne ed ossa oppure è solo un fantasma, un amico immaginario creato dalla mente di Silas? Il rapimento del padre è un evento scatenante per il dodicenne che, spinto anche dalla presenza di un pony davanti a casa sua, lo spinge ad abbandonare la sua confortevole vita per riuscire a ritrovare il padre e a salvarlo dal pericolo imminente.
Ce la farà Silas a ritrovare il padre e soprattutto quale cambiamento avverrà in lui in questo viaggio? Lo scoprirai leggendo il libro!
L’amore è un viaggio senza fine
Non saprei dire per quanto tempo rimasi sulla porta a fissare il crinale oltre il quale avevo visto scomparire papà. Abbastanza, comunque, da vedere che il cielo cominciava a schiarire.
«Vieni a sederti, Silas» chiamò dolcemente Mittenwool.
Scossi la testa. Avevo paura a distogliere lo sguardo da quel punto. Paura che, se l’avessi perso di vista, non avrei più avuto modo di ritrovarlo. I campi intorno alla nostra casa sono pianeggianti in ogni direzione, eccetto il crinale che sale lentamente verso est e poi degrada verso il Bosco, un groviglio di alberi secolari dai tronchi duri come il ferro dove non riescono a farsi strada nemmeno i carri più piccoli.
Pony è un libro che ci illustra quanto la vita a volte sia ingiusta e cattiva ma anche che, se crediamo nel potere dell’amore e nel legame – familiare o meno – che unisce le persone, niente e nessuno potrà dissolvere quello che conserviamo dentro di noi.
Tutto ciò che posso pensare è che forse la vita, a volte, sa precisamente dove sta andando prima di te. E da qualche parte dentro di me, nelle stanze segrete del mio cuore, sapevo che non sarei tornato a casa.
Le tematiche: la fotografia e lo spiritismo
Mi piace soffermarmi su due temi che emergono fortemente da questo romanzo e da cui l’autrice è molto legata: il primo è la fotografia, una passione che percorre la scrittrice dalla seconda media e che le ha permesso di collezionare nel tempo dagherrotipi, ambrotipi e interi album di figurine d’epoca vittoriana.
Questo interesse si mostra nelle foto che Palacio inserisce in ogni capitolo di Pony che, in qualche modo, hanno ispirato tantissimo i personaggi che ruotano attorno alla storia rendendola emozionante. Quante volte magari ci soffermiamo a rivedere vecchie foto del passato in cui ci ritroviamo felici e spensierati, come a catturare quell’istante che è unico e irripetibile?
Oltre all’amore per la fotografia tuttavia appare anche quello per lo spiritismo: durante la storia appaiono figure ombra che popolano il Bosco oscuro e incutono paura al protagonista della storia che cerca poi di capire, con l’aiuto dell’amico Mittenwool, il motivo della loro presenza.
Anche quando non ricordavano i loro stessi nomi, non c’era possibilità che avessero dimenticato chi amavano. Questo, ho imparato, è ciò a cui restiamo aggrappati per sempre. L’amore. Trascende. Guida. Non se ne va. L’amore è un viaggio senza fine.