Caro iCrewer, oggi ti parlo di Matrimonio d’interesse di Marilena Boccola, edito Dri Editore. Una lettura divertente, appassionante e dal ritmo decisamente coinvolgente.
Quando le rivolgeva quell’espressione da canaglia, non sapeva dire se avrebbe voluto cancellare il suo sorriso sornione a forza di sberle o a furia di baci.
Ho avuto il piacere di leggere diversi romanzi di Marilena Boccola e Matrimonio d’interesse non ha fatto altro che confermare l’idea che mi ero fatta di questa scrittrice mantovana. Lo stile di Marilena, infatti, risulta sempre particolarmente giusto per il genere che affronta, sempre ben dosato e scorrevole.
L’autrice, dosando linguaggio e descrizioni minuziose, oltre che riferimenti storici giusti e ben inquadrati nel contesto, ci catapulta con maestria nell’epoca della Reggenza inglese e ci presenta un corollario di personaggi ben caratterizzati. Spiccano su tutti, ovviamente, i protagonisti: lady Charlotte Ashcroft, ribelle e anticonvenzionale sin dalle prime battute del romanzo, e il Duca D’Arcy, irriverente libertino, sfrontato e senza nessun tipo di vergogna. Schermaglie verbali e non, un’attrazione elettrica difficile da tenere a bada, battute al vetriolo e punzecchiamenti continui: questo è il rapporto tra Charlotte e Thomas, da cui pagina dopo pagina il lettore non potrà non farsi trascinare. Un’unione, quella tra i due, che sembra essere un mero accordo d’interesse: Thomas deve salvarsi dalla bancarotta, Charlotte è ormai compromessa. Ma al di là dei motivi “pratici”, c’è qualcosa che unisce i due giovani. Qualcosa che entrambi non sono del tutto disposti ad ammettere.
Matrimonio d’interesse, che viene pubblicato dopo Matrimonio d’onore e ne è in un certo modo il seguito, è sicuramente meno impostato, più libero e più (forse) nelle corde e nello stile di Marilena. Le descrizioni minuziose, lo stile fresco, le parole ben dosate tra delicatezza e un pizzico di pepe che non interrompe la magia, ma anzi intriga il lettore quel tanto che basta per fargli decidere di voltare pagina dopo pagina fino a non accorgersi neanche di essere arrivato alla fine.
Sullo sfondo troviamo anche Esther e Edward, già protagonisti del precedente romanzo, che qui vengono relegati al ruolo, se non proprio di comparsa, di personaggi decisamente secondari. La loro storia emerge quel tanto che basta da permettere a chi ha letto entrambi i volumi di poter incastrare con grazia tutti i pezzi del puzzle.
in definitiva, caro iCrewer, Matrimonio d’interesse è un romanzo che mi sento di consigliare a tutti coloro che amano le storie d’amore fuori dagli schemi, basate sugli scontri verbali e sull’attrazione sensuale che può scatenarsi tra due personaggi forti e ben delineati come lo sono Charlotte e Thomas.