Caro iCrewer, come promesso nella precedente recensione oggi vorrei parlarti di “Lupo di Primavera“
di Pitti Duchamp che può essere considerato il seguito de “L’Arabesco“.
Ambientato nell’Italia di metà 1800, in cui l’identità nazionale è ancora un sogno e una speranza, in cui al giogo degli austriaci si aggiungono i francesi e le battaglie e le guerre per l’indipendenza sono sempre più aspre e cruente.
Con la presenza di personaggi realmente esistiti come Colomba Antonietti e il Conte Luigi Porzi, Anita e Garibaldi, Mazzini, il Comandante Manara, Cristina Trivulzio Principessa di Belgiojoso e Re Carlo Alberto che abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele, Pitti Duchamp ci regala una visione dell’Italia dell’epoca molto vivida e realistica. L’autrice è sempre molto brava, nonostante qualche refuso, a raccontarci i personaggi con i pregi e i difetti che li caratterizzano. Anche i fatti storici riportati sono ben descritti e come per il precedente romanzo, per ammissione della stessa Pitti Duchamp, se si scostano dalla realtà è solo per questioni letterarie.
Caro iCrewer non ti ho ancora parlato dei due protagonisti principali. Alla fine de “L’Arabesco“, la Contessa Alida Alabardi e il Marchese Della Spada sono sposati e hanno due figli piccoli, Giovanna e Sebastiano. Ed è proprio intorno alla vita di quest’ultimo che si snoda il romanzo.
Sebastiano è Conte di Milarciano, titolo ereditato dal nonno materno, primo Capitano dei Granatieri di Sardegna, animo nobile e deciso, di bell’aspetto. Amico fraterno del futuro Re d’Italia Vittorio Emanuele, al quale ha giurato eterna fedeltà. Sebastiano deve però fare spesso i conti con la gelosia di Vittorio che nonostante abbia il potere, gli invidia la forza, l’intelligenza e soprattutto la famiglia, in cui è stato accolto come un figlio, ma di cui effettivamente non fa parte.
Durante una missione presso il Papa, Sebastiano incontra Francesca Maria Benedetta Carlotta Mastai Ferretti, nipote e pupilla di Papa Pio IX. Bionda, minuta, intelligente e caparbia, due smeraldi al posto degli occhi. Tra loro è solamente un gioco di sguardi, ma sarà sufficiente per imprimere il volto dell’una nel cuore dell’altro.
“Un’occhiata magnetica che lo perforò con la potenza di una baionetta piantata nel cuore. Due smeraldi purissimi, di un verde brillante e ipnotico in tutto uguale al verde delle campagne […] Gli occhi più intensi che lui avesse mai visto, impreziositi da lunghe ciglia.”
Sarà solo nel loro successivo incontro a Genova che l’amore sboccerà impetuoso. Sebastiano però deve la sua obbedienza a Vittorio Emanuele, divenuto Re di Sardegna e futuro Re d’Italia. Riuscirà Sebastiano ad andare contro i voleri del Re per amore della sua Francesca?
Caro iCrewer per saperlo dovrai leggere “Lupo di primavera“, un libro che consiglio proprio a tutti.
Grazie a Pitti Duchamp per questo romanzo che racchiude tutto ciò che mi piace, amore e storia, e si lo ammetto, il Risorgimento inizia a piacermi.
AUTRICE
Pitti Duchamp è nata a Firenze nel 1981, vive attualmente sulle colline del Mugello, in provincia di Firenze, con il marito e i due figli. Laureata in scienze politiche decide però di dedicarsi al marketing. Dopo la nascita dei due figli si concede una pausa dal lavoro, ed è proprio allora che riscopre la passione per la lettura e la scrittura, dove cerca di avvicinare le sue più grandi passioni. Appassionata di Burlesque, ama collezionare pizzi vintage per arredamento e moda. Il periodo storico che l’appassiona di più è quello tra il 1500 e il 1900. Ed è proprio in questo periodo storico, in cui si sono fondate le basi del mondo moderno, che lei ambienta i suoi romance. In Self ha pubblicato oltre a “L‘Arabesco”, “La gran dama“, “Lupo di primavera”, “Il pugnale e la perla nera”.