Pitti Duchamp la mia cara Pitti, se penso all’aperitivo di fronte a Palazzo Pitti di qualche mese fa, se penso all’innocenza di tua figlia seduta con noi che leggeva sul suo tablet, se penso a mia figlia che con tutta la sua smania di sapere girava per Firenze. Lacrime di tristezza.
Ma torneremo più forti di prima e ci ritroveremo più unite di prima.
In questi giorni Pitti Duchamp ha regalato a tutti noi Lettere del cuore
e lo presenta così:
Ho scritto questo breve racconto epistolare per una raccolta pubblicata in occasione del Natale 2019. Il ricavato della vendita del volume, ‘Lettere sotto l’albero’, è stato devoluto completamente in beneficenza.
Questo marzo 2020 è un periodo di paura e incertezza, un’epidemia si è abbattuta sul nostro Paese e ognuno è tenuto a dare il proprio contributo. In questi giorni di isolamento coi bambini a casa e le scuole chiuse ho ritrovato la sensibilità di prendersi cura dell’altro, del mondo, della società di sconosciuti che ci circonda. Di chiedere alla vicina ‘ti manca nulla a casa? Vado a fare la spesa, vado io per tutti, non muoviamoci in tanti’. Tra le piccole cose che posso fare per prendermi cura del prossimo c’è quella di scrivere e mettere a disposizione un passatempo leggero per chi è in isolamento. Il racconto è ampliato rispetto alla prima versione visto che solo una piccolissima parte è stata pubblicata nella raccolta natalizia.Stiamo uniti, a un metro di distanza ma con i cuori vicini, vicini. Grazie a chi vorrà leggere.
Scritto in modo molto scorrevole, Lettere del cuore è una lettura che ti farà tirare un sospiro di sollievo in questo momenti difficile. Te la consiglio caro iCrewer così come gli altri libri di Pitti Duchamp che ti potranno tenere compagnia, dall’ultimo scritto, il romance contemporaneo Il Farabutto e la Sgualdrina agli storici, da me tanto amati, come Il pugnale e la perla nera o Arabesco uno dei suoi primi scritti.