Caro Lettore, oggi recensisco L’astronauta dal cuore di stagno di Massimo Algarotti,
Prendo un pò di spazio per dirti che questa sarà la mia ultima recensione su questo sito. Libri.icrewplay.com mi ha aiutato a crescere nella scrittura, mi ha dato l’opportunità di approcciarmi a letture che magari non avrei pensato di fare e mi ha accompagnato in questi anni: per la precisione tre.
Nella frenesia delle mie giornate ha rappresentato il momento dedicato a me, quello in cui immergermi in ciò che mi appassiona.
A volte però c’è bisogno di cambiare, di dirigersi verso un obiettivo che spinge per avere tutto il tempo che serve per realizzarlo e ho deciso di provarci.
Intanto un grazie di cuore ai lettori di libri.icrewplay.com e a tutta la redazione.
Ed ecco la recensione di L’astronauta dal cuore di stagno
Quando scopre di essere rimasta incinta del suo attuale ragazzo è spaventata ma decisa fin dal primo momento a far nascere quella creatura.
Purtroppo il suo ragazzo si rivela una persona immatura, ma lei nonostante la grande delusione capisce che deve cavarsela senza di lui. Per fortuna ha un padre e un’amica, Selima, fantastici e un nuovo amico Francesco.
Il racconto si sofferma sull’attesa della piccola che si chiamerà Zoe, sulle fantasie su di loro insieme, fino a quando qualcosa non va come dovrebbe.
Questo romanzo, nonostante sia scritto in terza persona, mi ha fatto sentire tutte le emozioni della protagonista e delle persone a lei più care come se fosse scritto proprio in prima persona.
Non è facile riuscire a far sentire così bene la voce della protagonista, la sua felicità, la delusione e poi il dolore profondissimo e ancora la lenta e consapevole rinascita che non può e non potrà mai prescindere da quel dolore che rimane vivo per sempre.
Io ho due figli, ma non avevo mai pensato a questa possibilità, pensandoci attraverso questa storia mi sono messa nei panni di Aleida e dei suoi cari e davvero il cuore mi si è letteralmente oscurato, penso che sia davvero terribile.
La storia di Aleida però insegna che avere attorno persone che ti amano aiuta tanto, anche se poi la matassa del dolore sei tu a doverla svolgere, e forse in effetti non si potrà mai accettare o dimenticare, ma si può partire da quel dolore, portarlo con sé, non lasciandosi sopraffare.
Meravigliosa e toccante la lettera del padre che come uomo chiede scusa a nome degli uomini che abbandonano e non rispettano le donne. E la sua promessa di amore eterno e di presenza mi ha emozionata tanto.
Un romanzo che lascia il segno, anche grazie alla scrittura delicata di questo autore.
Consiglio questo libro a donne e uomini e a chi desidera immergersi in una storia dolorosa, scritta con leggerezza e intensità.
Come sempre buona lettura!