Caro iCrewer, oggi vorrei parlarti del romanzo “L’Arabesco“ di Pitti Duchamp
Devo ammettere che è il primo romanzo che leggo di quest’autrice, e come sai il genere romance storico mi piace molto, avevo quindi molte aspettative su questo libro.
Libro che non le ha assolutamente deluse, anzi, mi ha avvicinato ad un periodo storico che di solito evito come la peste, perché non mi piace, preferisco la storia antica e il Medioevo, massimo fino alla fine del 1700.
Invece grazie a Pitti Duchamp e al suo “L’Arabesco”, ho scoperto il Risorgimento italiano, un periodo storico ricco di intrighi e personaggi importanti che hanno portato l’Italia ad essere quella che conosciamo oggi.
Pitti Duchamp riesce con maestria e dovizia di particolari, alcuni adattati al romanzo per stessa ammissione dell’autrice, a descrivere questo periodo storico complicato, in cui l’Italia ha voglia di unità e libertà, in cui il giogo del dominio austriaco diventa sempre più pesante da sopportare.
La storia è ambientata dal 1821 al 1831 tra Firenze e Torino. L’Italia risorgimentale fa da sfondo alla storia d’amore tra la Contessina Alida Alabardi e il Marchese Raffaele della Spada che sono il perno di tutto il romanzo, a cui girano intorno personaggi più o meno importanti che, nel bene e nel male, saranno gli artefici del destino di questa appassionata storia d’amore.
Tutti i personaggi, dai principali alle comparse, sono ben descritti e delineati. La Contessina Alida Alabardi mi è piaciuta molto. E’ una ragazza molto bella, intelligente, arguta a cui piace la campagna e non si tira mai indietro se deve lavorare. Ottima padrona di casa, il suo biglietto da visita non è la bellezza che abbaglia ogni uomo quando lei entra nella stanza, è piuttosto il suo carattere forte e indipendente che mi ha colpito. Anche nel Marchese della Spada, uomo affascinante e dal fisico scolpito, convinto sostenitore della corona, anche se non sempre si trova d’accordo con il re, ha lasciato il segno. Sciupa femmine impenitente, una volta rivista Alida che non è più la bambina del loro ultimo incontro, ma una bellissima fanciulla ricca di vita e arguzia, dovrà fare i conti con un sentimento mai provato per nessuna donna: l’Amore.
“Alida entrò nella stanza come un angelo spuntato dal cielo. Raffaele ingoiò a vuoto e si zittì all’istante, Era Venere in persona, in una bolla di profumo di ortensie e con un abito rosa antico indosso.“
All’inizio entrambi cercano di scacciare questo sentimento reciproco e ognuno ha le sue ragioni. L’amicizia che lega il Marchese al padre di Alida, la differenza di età, l’incertezza del futuro della vita del Marchese, i numerosi e sempre più impazienti corteggiatori di Alida e le amanti dal cuore spezzato del Marchese, sicuramente sono fattori che non giocano a favore per il coronamento della storia d’amore tra i due protagonisti. I sentimenti che entrambi provano l’uno per l’altra sono molto forti, basterà questo per poter stare insieme e vivere felici?
Caro iCrewer per saperlo dovrai leggere L’Arabesco, che consiglio assolutamente anche a chi come me, questo periodo storico non piace particolarmente.
AUTRICE
Pitti Duchamp è nata a Firenze nel 1981, vive attualmente sulle colline del Mugello, in provincia di Firenze, con il marito e i due figli. Laureata in scienze politiche decide però di dedicarsi al marketing. Dopo la nascita dei due figli si concede una pausa dal lavoro, ed è proprio allora che riscopre la passione per la lettura e la scrittura, dove cerca di avvicinare le sue più grandi passioni. Appassionata di Burlesque, ama collezionare pizzi vintage per arredamento e moda. Il periodo storico che l’appassiona di più è quello tra il 1500 e il 1900. Ed è proprio in questo periodo storico, in cui si sono fondate le basi del mondo moderno, che lei ambienta i suoi romance. In Self ha pubblicato oltre a “L‘Arabesco”, “La gran dama“, “Lupo di primavera”, “Il pugnale e la perla nera”.
Caro iCrewer non perderti prossimamente recensione del “Lupo di primavera”