L’altra faccia della luna è l’ultimo romanzo della serie Latinos di Marianna Vidal.
Ho letto tre dei suoi libri e il racconto di Natale e ho apprezzato particolarmente i personaggi, sempre molto ben delineati sia caratterialmente che fisicamente: anche questo romanzo non ha deluso le mie aspettative.
Rispetto a Vieni via con me, che rimane per me il “migliore” tra quelli che ho letto, quest’ultimo è risultato un po’ più lento, soprattutto nella prima parte.
Ma andiamo per gradi e partiamo dall’ambientazione. Gli studi di Televesa, dove si svolge la gara di ballo e l’appartamento nel quale la protagonista, Beatriz Ortega, vive sono le principali ambientazioni a Città del Messico nelle quali si svolge la storia, ma c’è anche Guadalajara dove vivono i genitori di Julian e una meravigliosa isola nel mar dei Caraibi.
In questo romanzo, rispetto agli altri, l’attenzione è spostata principalmente sulla difficile storia di Beatriz e sui suoi sentimenti, lasciando un po’ meno spazio al resto. Questo aspetto mi è piaciuto molto perché ho potuto notare la sensibilità dell’autrice verso un tema complesso e difficile come quello della violenza sulle donne.
Julian, Rocio, Beatriz e Jamie sono i protagonisti principali. Julian, in particolare, rappresenta l’uomo, quello che rispetta la sua donna, che la ama in ogni circostanza e che non la costringe a fare nulla contro la sua volontà. Jamie è il “mostro”, lui ha scambiato l’amore per il possesso e piuttosto che vedere Beatriz con un altro la preferisce morta. Rocio è una vera amica, lei vuole davvero bene a Beatriz e glielo dimostra, rimanendole accanto sempre. Beatriz è una donna molto insicura, all’apparenza sembra perfetta ma lei si sente tale solo quando balla. La sua insicurezza, dovuta anche ad una difficile storia famigliare e soprattutto al rapporto conflittuale con la madre, l’hanno spinta a non credere di meritare la felicità, il resto lo ha fatto l’amore sbagliato con Jamie.
Anche la famiglia, in particolare i Gutierrez, ha un ruolo fondamentale nella storia. C’è grande intesa e collaborazione tra i tre fratelli Daniel, Pablo e Julian e questo è molto importante per garantire a Julian la forza e l’appoggio necessari per affrontare le difficoltà che non mancheranno di intralciare la sua felicità e quella di Beatriz.
La cover mi piace molto: sono proprio loro, Beatriz e Julian e quel dolce sorriso e il loro abbraccio dolce e sensuale al tempo stesso è ciò che merita ogni donna.
Non posso anticipare nulla, ma ci sono dei momenti particolarmente forti nella storia e sono quelli nei quali emerge l’impatto psicologico che può avere un rapporto sbagliato nel quale la donna subisce violenza. Questa è la parte che ho apprezzato di più e a farla risultare ancora più realistica e forte è stata la caparbietà di Julian che ha agito con grande coraggio e determinazione.
Dal punto di vista stilistico complessivamente il romanzo è scritto bene, tranne qualche piccolo refuso. L’ho trovato un po’ lungo nella prima parte; in alcuni passaggi poco coinvolgente e talvolta ripetitivo, però la seconda parte mi ha dato la possibilità di rivalutare la lettura da un punto di vista del contenuto e del messaggio finale che l’autrice ha voluto dare.
Marianna Vidal si è raccontato nella rubrica Sogni di carta, dove potrai trovare la nostra intervista. I romanzi della serie Latinos hanno tutti una trama autoconclusiva ma, secondo me, per apprezzarli ancora di più, è meglio leggerli nell’ordine in cui l’autrice l’ha pubblicati. Qui trovi i links alle recensioni: Vieni via con me, Il tuo bacio tra mille, Una cena di Natale, Uno scapolo da sposare, Prendimi al laccio, Lezioni d’amore, Mio Unico amore e L’altra faccia della luna.
Come sempre buona lettura!
Grazie mille!!!^_^
Grazie a te! ?