Caro iCrewer, ho appena terminato la lettura di La stanza degli ospiti (Newton Compton Editori, marzo 2020) di Dreda Say Mitchell e devo dire che mi è piaciuto tantissimo.
Un thriller che ti tiene incollata al libro e ti lascia a bocca aperta quando scopri la verità insieme alla protagonista. Già la cover attira l’attenzione degli amanti di questo genere in quanto attraverso il colore scuro trasmette perfettamente lo stato di ansia e l’orrore di una storia focalizzata su quanto è accaduto in quella stanza messa in risalto anche dal colore giallo in copertina.
La stanza degli ospiti
È la stanza che Lisa, la protagonista, che prende in affitto nella casa di Jack e Martha i quali appaiono subito come persone poco raccomandabili. Nonostante ciò Lisa decide di rimanere lì perché quella casa le sembra familiare e ciò che scopre in quella stanza si rivela essenziale per conoscere la verità sul suo passato a lungo nascosto dai genitori.
I personaggi
Lisa è una ragazza che trascina con se una grande sofferenza e vuole scoprire a tutti i costi la verità su quanto le è accaduto da bambina e su come si è procurata quelle cicatrici che ha sul corpo. Accusata di soffrire di disturbi mentali e comportamentali, mostra dietro le sue fragilità una grande tenacia, determinazione e voglia di combattere e affrontare con coraggio tutto il male che le è stato fatto.
I genitori di Lisa sembrano i tipici genitori iperprotettivi che trattano la figlia come una bambina e pensano di fare la cosa giusta nascondendole la verità. Non condivido affatto il loro atteggiamento e in questo mi sento vicina a Lisa. Anche se non sono genitore e non posso capire cosa vuol dire, credo che la cosa migliore da fare sia sempre parlare e dire la verità anche se questa fa male. I miei splendidi genitori mi hanno insegnato il valore della sincerità e tra noi non c’è mai stato nessun segreto. E credo che non ci sia cosa più bella.
Tra i due, poi, la madre di Lisa mi sembra una donna piuttosto debole su cui il marito prende spesso il sopravvento. Dimostra di avere ben poca voce in capitolo nelle decisioni prese e nel rapporto con Lisa. La sua fragilità, inoltre, gioca a favore della figlia in quanto è grazie ad essa che i dubbi di Lisa sul suo passato diventano certezze.
Alex è l’ex di Lisa che dimostra di volerle davvero bene in quanto non solo l’aiuta nelle sue ricerche ma anche nel momento in cui viene in un certo senso abbandonata da tutti. È lui che la tira fuori dalla clinica ed è lui che la sostiene e la conforta in ogni momento. Forse è anche un modo per farsi perdonare perché magari si rende conto di aver sbagliato a lasciarla.
Riguardo i padroni di casa, Jack, oltre ad essere uno spacciatore, è un uomo che non ha rispetto per le donne, né per Martha né per Lisa in quanto con lei ci prova fin da subito, quando va nella sua stanza con il contratto di affitto da farle firmare e champagne con cui festeggiare. Come ogni uomo bugiardo che non vuole essere scoperto dalla sua donna, ovviamente mente sul motivo per cui quella bottiglia si trova in quella stanza.
Martha, invece, è una donna insopportabile, una di quelle che non accetta di invecchiare e si mette accanto al toy boy, come va molto di moda oggi, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Una donna orribile, convinta di poter sedurre tutti, che non conosce il valore dell’amicizia, dell’amore e della famiglia.
Tutti i personaggi de La stanza degli ospiti, che ho avuto modo di analizzare a fondo, si muovono all’interno di queste pagine che si lasciano divorare grazie alle abilità di scrittura dell’autrice che ha saputo sviluppare la trama in modo accattivante senza trascurare l’aspetto psicologico ed emotivo, anch’esso parte della storia.