Credo sia giusto, in questi giorni di festa, dare spazio e dedicare qualche riga a La bambina che parlava ai libri, una bellissima favola scritta da Stefano Benni e illustrata da Gianluca Folì. Come sempre accade, quando parlo di un libro che ho letto, parto dalla storia curiosa che mi ci ha fatto inciampare contro. In questo caso poi, è proprio questo l’incipit più adatto, perché nella storia si parla proprio dell’incontro con i libri, da parte di Inge Feltrinelli.
Fino al 20 gennaio questo piccolo albo illustrato sarà in regalo in tutte le Feltrinelli acquistando almeno venti euro di libri nuovi di alcune case editrici selezionate. Non so tu, amico lettore, ma io trovo che questa sia un’idea bellissima: in primis perché fidelizzare il cliente con un regalo di questo valore è una grande trovata a livello commerciale, e in seconda battuta perché questo libro dà modo di conoscere, in maniera semplice e alla portata di tutti, la storia che ha portato Inge Feltrinelli a creare e gestire una importante casa editrice. Ovviamente la favola è solo ispirata dalla vita di questa straordinaria donna, non è una biografia, ma quello che conta sono i pensieri e le idee che circolano in queste pagine.
Dicevo, tornando al mio incontro con questo libro, che un giorno di inizio dicembre sono andato a pranzo da mia madre e lei con tanto entusiasmo, dopo il caffè, mi ha detto: “Guarda cosa mi hanno regalato ieri in libreria”. Io ho subito pensato: “Una favola scritta da Benni! Tanta roba!” e prima di salutarla, ringraziandola per l’ottimo risotto alla milanese, ho preso il libro, l’ho infilato nella mia borsa e arrivederci alla prossima! (dopo averlo letto l’ho restituito eh!).
L’ho letto tutto d’un fiato la mattina dell’8 dicembre. Ritenevo il primo giorno delle feste quello giusto per leggere una favola, che però attenzione! non è una favola per bambini. O meglio, non per soli bambini! La bambina che parlava ai libri è una storia adatta a tutti coloro che amano leggere, che amano i libri e che li ritengono una parte fondamentale della loro vita.
Due parole veloci su chi è stata Inge Feltrinelli: di origine tedesca, ha avuto una grandissima carriera di giornalista reporter e di fotografa. Alcune sue foto a personaggi illustri sono diventate famosissime: Hemingway, Picasso, Ginsberg, Chagall, Kennedy e tanti altri. Ha vissuto molto a New York e poi, dopo aver conosciuto Giangiacomo Feltrinelli, e dopo averlo sposato, si è trasferita a Milano.
Nel libro di Benni si racconta di una Inge bambina che magicamente ha il poter di sentire le voci che escono dai libri rinchiusi nel vecchio armadio di famiglia. Libri che chiedono aiuto, che reclamano di essere letti e portati alla luce. Inge, vincendo le sue paure, entra nella vecchia stanza dove è situato l’armadio e sceglie, anzi viene scelta, da un libro con la copertina verde. Quello diventerà il suo libro magico, il libro che terrà sempre con sé per tutta la vita. La piccola nel frattempo cresce e dopo qualche peripezia, che non racconto per non rovinare il bello della favola, decide di rompere le finestre per fare volare i libri, diventando una grande editrice.
Ho molto apprezzato l’idea del libro della vita e purtroppo devo dire che io non ne ho uno. Cioè mi spiego, a costo di essere ripetitivo nel corso degli articoli che scrivo, il mio libro della vita è Il piccolo principe, ma proprio per il valore che do a questo titolo, ogni volta che conosco una persona che ritengo meritevole di condividere con me questa passione, gli regalo la mia copia. Poi lo ricompro e lo tengo finché non ne regalerò un’altra. Mi piace l’idea di regalare il mio. (Pensa pure che ho qualche disturbo, probabilmente hai ragione).
L’altra grande intuizione del libro, e della Feltrinelli, è l’idea che i libri siano di tutti, di chi li ama. In un passaggio si dice: “I libri sono tutto. Sono la vita” e probabilmente se sei qui a leggere nel nostro sito questa affermazione è molto valida anche per te. Pensa a come ti senti ogni volta che entri in una libreria. Io mi sento a casa. Mi sento nel posto giusto. Mi sento nel mio mondo. Adoro passeggiare tra i colori delle copertine e immaginare solo dalle immagini su di esse impresse quali storie si possono nascondere nelle pagine che profumano di carta.
Le immagini sono anche il punto forte de La bambina che parlava con i libri, l’illustratore Gianluca Folì gioca molto con i colori, le pagine sono vive, vivaci e ben dipingono le parole della storia trasformandole in disegni.
Stefano Benni, con questo breve albo illustrato, ancora una volta dimostra il suo grande talento dell’immaginazione e riesce a trasportare il lettore in un mondo difficile da vivere tenendo i piedi per terra. Del resto i libri devono un po’ farci volare, altrimenti che cosa li leggiamo a fare?
Consiglio di leggere questa favola, una autentica dichiarazione d’amore verso i libri. E poi, come detto, si riceve in regalo acquistando altri libri, quindi già questo fatto rende nobile la lettura. Da libro arriva libro. Che grande bellezza.
Come si dice in questo articolo, ho ricevuto in regalo questo albo illustrato in seguito a un mio acquisto presso una libreria Feltrinelli, ancora non l’ho letto, ma questa recensione è meravigliosa!