Immagina un palcoscenico, una ragazzina, il suo cantante preferito che la chiama sul palco durante il suo concerto e la bacia. E poi, subito dopo, le spezza il cuore.
Così inizia “Il tuo bacio tra mille” di Marianna Vidal, secondo romanzo dopo “Vieni via con me”. Il filo conduttore di questa storia è il bacio che per Federica è stato il primo in assoluto e desiderato più che mai, per Pablo il primo a lasciare il segno.
«SI DICE CHE OGNUNO DI NOI VENGA AL MONDO CON LA SUA METÀ E FORSE QUANDO SI HA LA FORTUNA DI INCONTRARLA L’INTESA È COSÌ PERFETTA DA NON AVERE BISOGNO DI GRANDE ESPERIENZA, PERCHÉ QUANDO CI S’INCONTRA LA DANZA È COSÌ NATURALE E LIBERA DA NON CONOSCERE FRONTIERE».”
Non si tratta, però, solo di una storia d’amore: i personaggi compiono un vero e proprio percorso di crescita personale e affrontano man mano le loro debolezze, acquisendo consapevolezza dei loro reali desideri e non fuggendo più da loro stessi.
Federica si trova a fare i conti con i suoi sentimenti, che ha sempre controllato per paura di soffrire. L’incontro con Pablo la destabilizza perché, giorno dopo giorno, e con caparbietà, lui le mostra di non essere l’uomo che lei aveva immaginato che fosse.
Pablo riprende in mano la sua vita, che aveva lasciato andare alla deriva, accogliendo quel sentimento che riconosce subito e seguendolo come un profumo inebriante del quale non può più fare a meno.
Anche questa volta i personaggi mi sono piaciuti molto: di Federica ho apprezzato il coraggio di guardarsi dentro e di fermarsi facendo un passo indietro quando si è accorta che qualcosa nel suo rapporto non andava più bene. È descritta molto bene sia fisicamente che caratterialmente e, forse, è anche troppo perfetta: bellissima, molto brava nel suo lavoro di giornalista e determinata.
Pablo è il protagonista assoluto, lui con la sua fragilità, la sua dolcezza, il suo essere tenace e convinto dei sentimenti che prova, colpisce dritto al cuore. Soprattutto quando riesce ad aprirsi finalmente alla vita mosso dall’amore per Federica. Appena la incontra si sente subito attratto da lei, e non solo per la sua bellezza, ma per il suo modo di approcciarsi a lui, quasi con rabbia, e nello stesso tempo ha la sensazione di averla già incontrata, ma proprio non ricorda dove. Lui segue i suoi sentimenti fino alla fine senza dubitarne mai.
La trama non ha un intreccio ricco come il primo romanzo e la storia tra i protagonisti non è particolarmente travolgente, forse un po’ frenata: è come se mancasse la passione. Ho trovato, invece, molto bella la seconda parte del racconto quando Pablo affronta il suo segreto e il dolore che lo affligge. Ho potuto immaginare le sue emozioni quando ha trovato la forza di risolvere ciò che gli aveva impedito, fino a quel momento, di apprezzare pienamente quello che era riuscito a costruire grazie al suo talento.
Ritroviamo anche alcune ambientazioni già incontrate nel primo volume della serie: l’isola di Ischia nella versione invernale e la bellissima villa Richardson, poi ereditata da Clark e Giulia. E il Messico dove vive la famiglia di Pablo Gutierrez, cognome che lui ha cambiato in Echevarría.
La cover è sempre molto colorata, ma secondo me non rappresenta pienamente il titolo del romanzo.
Per concludere posso dire che è un romanzo piacevole, scritto molto bene, che non eguaglia il primo ma è comunque una lettura consigliata per tutti gli amanti del romance.
Grazie mille!
Grazie a te!