Perrin, il magico gatto di Enysyule…
Quando ho finito di leggere “Il gatto che scopri il Natale” di Lili Hayward, edito da Newton Compton, ho provato a chiudere gli occhi e a lasciarmi andare. Tra l’altro l’amore per i gatti mi ha avvicinato molto alla scrittrice inglese e per alcuni aspetti, attraverso il suo racconto, è stato come entrare nel loro mondo meraviglioso, fatto di abitudini, di grande riservatezza ma anche di grande amore e in questo caso, di strani segreti da scoprire.
A questo proposito, prima d’introdurvi a questo dolcissimo racconto natalizio, voglio confidarvi un piccolo aneddoto sui gatti, di cui, come avrete capito, sono una grande estimatrice visto che ho la fortuna di averne due. Dovete sapere che, secondo alcune leggende dell’Est, ai gatti vengono riconosciuti poteri soprannaturali, in grado di modificare la realtà e di sacrificarsi pur di aiutare le persone che, durante la loro vita, li hanno amati e curati, e vi posso assicurare che è vero, un’esperienza che la mia famiglia ha vissuto per ben due volte ma questo ve lo racconterò un altra volta…
Ora veniamo a noi…
Il gatto straordinario in cui si sono imbattuta, nel libro piacevolissimo della scrittrice inglese, si chiama Perrin, “ha il pelo nero come il carbone e gonfio come il freddo per allontanare l’oscurità”, scrive la Hayward, con due profondi occhi gialli, all’apparenza tranquillo, affettuoso, indipendente, come tutti i gatti. Vive con la sua padrona, Thomasina Roscarrow, una simpatica ma misteriosa vecchietta, in un cottage immerso nella splendida valle di Yensyul in Cornovaglia, tipico borgo dove le leggende e i suoi spiriti animano le storie e le tradizioni, custodite con cura dagli abitanti, ormai, parte della loro vita.
Alla morte di Thomasina, il gatto improvvisamente sparisce e il cottage rimane per molto tempo abbandonato fino all’arrivo di Jessamine Pike una giovane scrittrice in cerca di tranquillità. Tuttavia a Lanford, il piccolo paesino ai piedi della valle, l’arrivo della nuova inquilina di Enysyule, solleva le contestazioni di Mel Roscarrow, nipote della vecchietta, e del nipote di questi, Jack, decisi a rispettare le ultime volontà della zia, cedendo il cottage solo a coloro che avrebbero accettato di curare il gatto fino alla sua morte. “Conosco quel posto”, confida Mel al nipote, “se anche decidesse di vivere in quella casa, di certo non durerebbe neanche una notte”…
Enysyule non era mai stato un luogo frequentato dagli abitanti del paese, in qualche modo, tutto quello che interessava il cottage e il suo gatto, incuteva timore ed era difficile che qualcuno, che non fosse della famiglia, avesse il coraggio di avvicinarsi. Quando Jess entra per la prima volta nella casa, abbandonata e senza luce, avverte subito una strana atmosfera e una strana presenza. Lo sfiorare una piccola parte del muro, la sospinge verso un’altra dimensione, canti in lontananza, la presenza di una donna e il suo bambino, rumori di cavalli e la forte attrazione verso una grande pietra grigioverde al centro della radura, poco distante dal cottage.
Per Jess, giorno dopo giorno, nonostante le difficoltà nel farsi accettare dalla comunità e le indubbie fatiche per rimettere a posto il cottage, Perrin diventa una presenza importante, un faro nella notte, la conduce con delicatezza nei meandri dei ricordi a lei sconosciuti, affidati alla casa e ai pochi oggetti lasciati dalla sua anziana padrona, tra questi il suo prezioso album da disegno.
Fuori dalla strana atmosfera di Enysyule, Jess deve fare i conti, tuttavia, con le discordie che la circondano. Un’altra famiglia del luogo, infatti, rivendica la proprietà della valle di Yule ed è fermamente decisa a riprendersi la casa e tutto quello che gli appartiene. La giovane incontra così Alex, il giovane figlio di Roger Tremennor, il boss della valle, antico rivale della famiglia Roscarrow, con il quale avvia una piccola relazione.
Inizia una gara contro il tempo. Per non perdere la casa, la giovane si mette alla ricerca di vecchi documenti che provino la cessione del terreno all’anziana signora e la vicinanza di Jack le sarà di grande aiuto. Nel cercare di risolvere il problema, Jess è costretta ad immergersi nella storia di Enysyule. I documenti storici e gli improvvisi viaggi nel tempo, sfiorando la Pietra, le parlano di una storia fatta di dolori, di amori lontani e ritrovati ma perduti per sempre, di vendette ma anche di riappacificazioni e di amore incondizionato, come quello di Perrin, il gatto che gnaulava alla luna…
Nella notte di San Alla (Halloween) per Jess sarà come ricominciare a vivere un’altra vita, la vita di chi, in tempi remoti, per amore, non aveva mai abbandonato la valle, la sua anima, le sue certezze, lontano dalle falsità che la vita reale aveva offerto.
“Tutto accade a No Kala Guam, la prima notte d’inverno, quando gli spiriti vagano per la terra e si tengono i fuochi accesi per allontanarli”
Per Jess, Lili Hayward scrive un finale dolce, struggente, ma vero come l’amore per Jack, la certezza di nuovi valori, il diritto di non perdere Enysyule, e l’inaspettata scomparsa di Perrin, che la giovane ritrova, senza vita, ai piedi della Pietra magica. Il dolore di Jess è grande, quel gatto cosi strano e unico, in qualche modo, faceva parte della sua vita, ma un giorno, improvvisamente, senti graffiare e gnaulare alla luna…
“La notte di Yule, la notte dove il vecchio e il nuovo s’incontrano nel fuoco del camino, quando il tempo è ieri e domani, nello stesso momento, quando ogni dissapore viene dimenticato e si può cambiare qualcuno in una sola parola. Nello scorrere del tempo Perrin è l anello di congiunzione tra il passato e il futuro, colui che morendo, permette che una nuova vita abbia inizio”…
Il racconto natalizio di Lili Hayward, cari amici, è un racconto semplice, senza troppe pretese, condito da spunti magici e piccole sorprese che lo rendono vivo e misterioso. Una trama che si fa leggere avidamente per le storie e le credenze che la scrittrice inglese è molto brava a descrivere.
Che dirvi… leggerlo mi ha aiutato a staccare la spina…provate a leggerlo anche voi… e chissà, a Natale tutto può accadere…
BUON NATALE DI CUORE…
Devo dire che sono contenta di aver preso questo libro perché sia la storia che i personaggi che ho conosciuto durante la lettura mi sono piaciuti davvero molto e poi adoro tutto ciò che tratta il natale..
Grazie Jessica.. Sono davvero felice che il libro ti sia piaciuto… Continua a seguirci… E Buon Natale!!!!!