Il funambolismo lo sappiamo bene è quella particolare arte che consiste nel camminare, in perfetto equilibrio, su una fune tesa tra due estremità: tale cavo può essere posizionato ad altezze piuttosto variabili, alle volte molto elevate. L’artista che si accinge a percorrere questo tratto deve possedere – e mantenere – un’alta concentrazione.
Tutto ciò lo sa bene Andrea Loreni autore, ma anche protagonista, di questo manuale breve, il funambolo più famoso d’Italia, l’unico specializzato in traversate poste ad altezze non indifferenti; lo scrittore nasce a Torino nel 1975 e si laurea in filosofia teoretica.
Egli in questo libro si racconta, ci rende partecipi di quest’arte che non solo lo appassiona, lo entusiasma, ma al tempo stesso rappresenta per lui ciò che lo rende libero e sereno, e proprio perché si tratta di qualcosa che lo fa stare bene, ha deciso di tenderci la sua mano e di condurci proprio su quel cavo, passando attraverso la fase della preparazione ed inducendoci a compiere quegli esercizi che non solo ci aiuteranno a intraprendere il nostro percorso sulla fune, ma ci faranno compiere un viaggio interiore alla riscoperta del vero io che ci rappresenta.
Il funambolismo: un manuale breve ma significativo
Partendo dalla cover noteremo che trae fondamento dalla sua semplicità, un lineare sfondo
Semplice ma d’effetto.
Andrea Loreti ci porta a compiere questo viaggio in quello che è il suo mondo, si mette a nudo svelandoci alcuni dettagli, spingendoci a provare anche noi ad attraversare un cavo. Seguendo alla lettera i suoi suggerimenti, alla fine della lettura, è come se davvero tu avessi attraverso quel cavo, come se tu realmente fossi stato lassù ed avessi provato quella ebbrezza di sentirti al tempo stesso invincibile, ma anche vibrante di paura.
«Dopo quattordici anni di camminate sul cavo, la paura è ancora lì, uguale a com’era la prima volta. Non sono riuscito a scacciarla, ma ci ho fatto pace, e cammino sospeso nel vuoto portandola con me.»
Il libro prevede una introduzione e tre parti; ogni parte poi comprende un numero diverso di capitoli e ognuno di essi ha un proprio titolo. La suddivisione in parti segue una sua logica, scinde il manuale in tre fasi: prima del cavo, sul cavo e dopo il cavo. All’interno dei capitoli, fra i vari paragrafi, vengono intercalate delle massime, nella forma degli aforismi, del nostro autore, detti che ho trovato davvero interessanti e profondi.
«Mentre aspettarsi il peggio finisce per paralizzarci, predisporsi con animo sereno alla scoperta di ciò che ci è ancora ignoto è un modo molto più positivo di affrontare la vita.»
Il linguaggio, per trattarsi di un manuale, è alquanto scorrevole, non hai bisogno di grande concentrazione per leggere quanto scritto, le parole scorrono veloci e gli aneddoti ti aiutano nella lettura. Nel corso della lettura Andrea ci indica degli esercizi che possiamo mettere in pratica per liberare la nostra mente, necessari più a livello mentale che fisico.
Ti dirò: ho provato ad attuarne qualcuno un po’ per curiosità, un po’ perché volevo capire cosa si provasse. Va da sé che tali esercizi debbano essere compiuti con un livello di concentrazione non indifferente, ma più di ogni altra cosa devi crederci, non devi pensare di farlo tanto per provarci, ma perché lo vuoi davvero.
«Per esempio, infilati la scarpa destra stando in equilibrio solo sul piede sinistro e viceversa, resisti alla tentazione di cadere, di appoggiare una spalla al muro o il piede per terra con la scarpa mezzo infilata […] è un modo per esercitarti a sperimentare nuove posizioni, per provare a lasciare ciò che è noto (l’equilibrio) ed entrare radamente nell’ignoto (il disequilibrio).»
Perché il funambolismo non è solo un’arte, ma è qualcosa di più…
Chiaramente come detto si tratta di un manuale e come tale ti potrebbe mancare la classica suspense, quella che ti accompagna quando leggi un romanzo che ti narra, al contrario, di avventure, thriller o anche un romance, ma non per questo si rende meno interessante, anzi… a mio avviso puoi leggere tra le righe del racconto di Andrea Loreti.
È vero che per un verso ti spiega come fare a salire su un cavo, ma è altrettanto vero che egli ti regala preziosi insegnamenti su come affrontare la vita, su come imparare ad ascoltare te stesso – a leggerti dentro – e, in particolare, come essere te stesso, cercare di superare le tue paure, le tue angosce, ad affrontare al meglio gli eventi che la vita ti frappone.
Questo libro ci invita a non rinunciare a qualcosa solo per timore che non possa andare secondo quanto sperato, ci sprona a esprimere sempre il nostro pensiero sebbene diverso da quello altrui, ci mostra l’arte del perdono «…il Buddha invita a perdonare non perché gli altri meritino il perdono ma perché noi meritiamo la serenità».
L’autore ci parla anche del possibile fallimento, ci invita a non avere paura di quest’ultimo, in fondo fa parte della vita, un qualcosa che dobbiamo accettare e che, in un modo o nell’altro, ci aiuta a crescere.
«Sei a disagio a parlare in pubblico? Non evitare le occasioni in cui sei tenuto a farlo. Ti spaventano i cambiamenti? Prova ogni giorno a modificare alcune piccole abitudini per uscire dai tuoi schemi senza sentirti spaesato.»
Breve corso di funambolismo per chi cammina col vento andrebbe letto perché ti aiuta a credere più in te stesso ed a non desistere dall’inseguire quel qualcosa che davvero desideriamo.