Caro lettore, dopo aver letto Hannah di Cinzia La Commare, sono pronta per commentarlo. Questo libro è la conclusione della duologia di questa scrittrice, il primo volume si intitola Kaelan. Questi libri, pur seguendo una sequenza logica, sono leggibili anche singolarmente, proprio come è successo a me. Io ho avuto il piacere di terminarlo in un giorno importante, il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Man mano che leggerai questa recensione sono sicura che comprenderai le mie parole iniziali. Hannah è una giovane ragazza, appena uscita da un rapporto burrascoso con Kaelan, avvenente medico. Tra i due intercorrono circa 20 anni di differenza: questo li rende molto diversi caratterialmente. Kaelan, inoltre, è un possessivo e violento, infatti quando lei decide di andarsene la picchia fino ad uccidere il feto (di poche settimane) che porta in grembo, di cui il padre non ne verrà mai a conoscenza. Questo racconto inizia proprio da qui. L’inizio è molto descrittivo, le parole servono per descrivere lo stato d’animo della protagonista, divisa fra il cuore ancora innamorato di ciò che Kaelan rappresenta e il cervello che vorrebbe proteggere un corpo indebolito nello spirito e nel fisico. La fine, di cui non tratterò ampiamente per non rovinarti la storia, è esplosiva e commuovente. La scrittrice, nelle ultime pagine, scrive che molte lettrici si aspettavano un finale diverso, probabilmente un finale più simile ad una trilogia molto famosa, 50 sfumature di Grey. Alla scrittrice posso dire di aver apprezzato ciò che ho letto per i seguenti motivi: Kaelan picchia Hannah perchè non vuole che si allontani dalla sua vita, la prende addirittura a calci. Nessuna donna dovrebbe essere trattata così dall’uomo che dice di amarla. Il secondo motivo, non meno importante, lui non la cerca, ma è lei a cercarlo per rompere quel cordone ombelicale che ancora la legava a lui. Mentre Christian non picchia Ana (alla fine del primo libro) per possesso, ma perchè non gli è stato insegnato nessun altro tipo di rapporto con una donna e all’inizio del secondo libro lui la cerca, accettando la “relazione vaniglia” pur di avere LEI. Ho pensato a lungo quante stelle dare: 2 per la parte iniziale che purtroppo è molto lenta e narra i numerosi tentativi di distruzione della protagonista, 5 per la parte finale e le emozioni che sprigionano tra le righe. Purtroppo va messa una penalità in quanto il racconto, purtroppo, è danneggiato da un’impaginazione casuale e disordinata e da una serie di errori di battitura. Questi difetti editoriali rendono la lettura pesante e difficile.