Grègoire Delacourt è nato nel 1960 a Valenciennes, in Francia, ed è un pubblicitario, oltre che autore di romanzi e racconti pubblicati da JC Lattès. Ha scritto diversi romanzi con i quali ha vinto dei premi letterari e da cui sono state tratte opere teatrali e cinematografiche. Il suo romanzo di maggior successo è Le cose che non ho, oltre a La donna che non invecchiava più sempre pubblicati in Italia da DeA Planeta.
Danzando sull’orlo dell’abisso
E’ una straordinaria e intensa storia d’amore che parla di scelte e di coraggio, usando parole melodiose ma potenti che arrivano dritte al cuore.
All’interno del romanzo c’è una particolarità che mi è piaciuta molto: la storia di una capretta, Blanquette, che lotta per non rimanere legata, che aspira ad essere libera, il libro inizia proprio con questa favola che i genitori della protagonista le raccontavano quando era bambina e alcuni passi si alternano nel corso dei capitoli.
La protagonista Emma è una donna di quarant’anni, sembrerebbe avere tutto ma non è soddisfatta, capisce che le manca qualcosa, si sente pressata dal ruolo di moglie e madre e lo scopre quando il desiderio bussa alla sua porta.
Credo che si barcolli in amore per via di un vuoto interiore. Uno spazio impercettibile. Un appetito mai appagato.
Lei non ha dubbi sulla scelta da fare nonostante sappia che tutti saranno contro di lei, la attaccheranno, la giudicheranno, ma solo lei conosce ciò che prova e non vede altra alternativa che “danzargli” incontro.
Questo romanzo tocca corde profonde, scava nel cuore, facendo affiorare emozioni contrastanti.
Alexandre è un giornalista, si innamora di Emma al primo sguardo vedendola seduta alla “Brasserie André”. Di lui conosciamo le emozioni che suscita in Emma:
Ci sono uomini che ti trovano bella, e altri che ti rendono bella.
Olivier è il marito di Emma, ha già superato una brutta malattia, è un uomo forte. Ama i suoi figli e ama Emma, nonostante gli alti e bassi che normalmente ci sono in un matrimonio di lunga durata. Da un giorno all’altro la sua vita subisce uno scossone, sarà insieme ai suoi figli la “vittima” delle scelte di Emma. Ma è proprio così? A volte non si nota che la propria moglie/marito, madre sta vivendo un momento difficile e ci si accorge solo quando è ormai tardi. L’amore va coltivato giorno per giorno.
La madre di Emma è un personaggio immutabile, che dall’inizio alla fine rimane fermo sulle sue posizioni. Non accoglie, respinge la figlia negandole ogni possibilità di sentirsi amata.
Ma Emma ha un’amica speciale, Sophie, una di quelle persone che ti sta vicino nonostante tutto, semplicemente meravigliosa.
“Quando sarà finita, quando il tuo cuore sarà in frantumi, ti aiuterò a rincollarlo. Pezzo per pezzo.”
E poi sulla sua strada incontra Mimi e il signor Boghossian, che riescono a creare attorno a lei un nuovo mondo, dove potersi ritrovare e tornare alla vita.
Cosa penso di Danzando sull’orlo dell’abisso
Lo stile è ricercato, poetico, la lettura scorre fluida e ti avvolge in un vortice di sentimenti e pensieri. Riesci attraverso questo modo di raccontare ad entrare quasi nel cuore della protagonista e a vedere la tempesta che con le sue sferzate la fa barcollare e poi il sereno che pian piano torna e, ancora, la burrasca.
I capitoli sono brevi e numerati in ordine decrescente nella prima parte, per poi ritornare all’ordine crescente nella seconda parte, per evidenziare un evento che segnerà un cambiamento che stravolge ogni cosa.
Un romanzo che si legge tutto d’un fiato che mi ha fatto emozionare più di una volta e che racconta in modo potente e mai scontato cosa comporta seguire il desiderio, quanto può essere difficile ma anche quanto può farti sentire piena e appagata, anche se tutto non dovesse andare nel modo sperato.
Questo romanzo ispira perché fa riflettere: quale è la scelta giusta?Esiste una scelta giusta? E’ giusto sacrificarsi? Oppure è giusto lottare per la propria felicità? Solo noi possiamo saperlo e nessun altro.
Cura perche nonostante non dia delle risposte fa vedere cosa accade quando si porta avanti la propria scelta contro tutto e contro tutti, mostrando la propria imperfezione senza averne paura. Andando fino in fondo a sé stessi per non sprecare nessun attimo del presente:
Il presente è l’unica certezza possibile, l’unica isola possibile nel vuoto
Fa viaggiare oltre l’abisso delle proprie paure, paura di vivere coerentemente con ciò che si sente di essere e non con quello che gli altri si aspettano che tu sia.
Per me un libro stupendo!