“Buonanotte a te” il romanzo di Roberto Emanuelli è un libro per teenager, o forse no, o forse sì. In realtà è un libro per chi ha voglia ancora di credere nell’amore.
Devo dire grazie a una mia amica per avermi regalato Buonanotte a te, l’ultimo romanzo di Roberto Emanuelli, dicendomi che sicuramente questo era un libro per “quelli come noi” e che assolutamente non potevo non leggerlo. “Quelli come noi?” e chi sarebbero quelli come noi mi sono chiesto? Forse una parziale risposta l’ho trovata dopo aver letto questo bel romanzo o forse, chissà, sarà il caso di chiamare la mia amica e chiederle spiegazioni più precise. Trovo sia bello, comunque, pensare di fare parte di uno “stile” di persone che si riconoscono, che si prendono per mano e che si scelgono, a prescindere da quale sia la caratteristica che li accomuna.
Buonanotte a te, che già avevo segnalato qui per iCrew, è uno di quei romanzi che davvero riescono a farti sentire appartenente a un gruppo di persone, e forse grazie al suo slogan “siamo solo per pochi” davvero si pone l’obbiettivo di creare una community. Leggo che l’autore, e di conseguenza i suoi romanzi, sono ben apprezzati sui social network e che, intorno a questi testi, si è creato un bel movimento di gente che si scrive e si sente, mossa dalle vicende amorose dei protagonisti dei romanzi.
E’ un romanzo che parla d’amore, e lo fa con uno stile diretto, giovane, giovanissimo. In effetti mi viene da dire che è un romanzo per teenager: la storia di Sally e della sua cerchia di amici è un manifesto della generazione dei ventenni di oggi. Ed è uno spasso! Ho fatto un salto indietro di venti anni, a quando le infatuazioni erano scambiate per innamoramenti che non sarebbero mai passati nella vita, a quando gli amici e la compagnia erano l’unico rifugio possibile per scappare dai problemi esistenziali che a quell’età sembravano così giganti e così irrisolvibili. Emanuelli è davvero bravo a immergersi in questo mondo, a conoscere le dinamiche delle giovanissime e sopratutto il linguaggio. Non faccio davvero fatica a comprendere il grande successo “virale” che ha avuto il libro. Un altro punto a favore, secondo la scala del mio gradimento personale, è il continuo utilizzo di playlist musicali per enfatizzare e manifestare gli stati d’animo della protagonista. Davanti a citazioni musicali e a rimandi a canzoni icona del movimento POP degli ultimi dieci anni io divento davvero pazzo. Quando un romanzo ha anche una colonna sonora, per me vale sempre la pena di leggerlo.
Detto della giovane Sally, che è alle prese con un tradimento e con un nuovo amore che sboccia, parallelamente si svolge la storia di Simone, ultra trentenne che invece ha chiuso le porte al sentimento più nobile. Il suo matrimonio è sacrificato per il lavoro, la sua scelta di farsi una posizione nel mondo professionale l’ha reso un uomo freddo, crudo e incapace di ritrovare l’armonia coniugale che un tempo fioriva come un giardino a metà marzo. Lo stile di scrittura, quando Emanuelli parla di Simone, cambia, e, suggestione mia, gli stessi capitoli sono molto più brevi di quelli dedicati a Sally. Almeno è così all’inizio del romanzo quando è bene evidente la distanza tra i due modi di porsi nei confronti dell’amore da parte dei due protagonisti.
Buonanotte a te è anche il più classico dei romanzi in cui se dici troppo rovini tutto il bello, per cui caro lettore, non vorrei rischiare di andare troppo oltre e varcare la soglia dello spoiler, ma posso garantirti che il finale, il punto di convergenza tra le due narrazioni, è davvero una bella trovata. Anche se, in realtà, mi viene da dire che è leggermente sbrigativo, che le storie dei due protagonisti sono state accompagnate attraverso le pagine così bene che mi sarei aspettato una chiusura più decorata. Ma ciò nulla toglie alla bellezza di questo libro.
E quindi? Concludendo? E’ un romanzo per quelli come noi? E chi sono questi noi?
Per onestà devo dire che ho letto Buonanotte a te la settimana prima del mio matrimonio. E quindi ero ben predisposto a emozionarmi davanti a un romanzo che pone l’amore e i rapporti amorosi al nucleo del messaggio finale. Mi sono emozionato. Sì, in certe situazioni ben scritte e ben ambientate mi sono davvero emozionato. E di questo bisogna dare atto alla bravura dell’autore che riesce a farti prendere a cuore le vicende dei personaggi e a trasportare le emozioni fuori dalle pagine rendendole reali e cucendole nell’anima del lettore.
E’ un libro per teenager? Sì.
E’ un libro anche per i più grandi? Anche.
E’ il libro giusto per chi sa ancora sognare, per chi non ha mai smesso di credere in un destino roseo, per chi vive spinto dall’amore e dal desiderio di amare. Un libro che da speranza e gratitudine a chi nella vita ha investito tanto tempo nell’attesa della felicità.
Purtroppo spinta dai quarti di copertina, dalla prima pagina e dalla copertina stessa ho comprato questo libro.
Intanto mi chiedo come mai non sia stato classificato come libro da leggere ineccepibilmente entro i 15 anni; per la precisione, mi chiedo come semplicemente abbia potuto superare “la giuria” / sbarramento del mondo dell’editoria.
La storia è banale a livelli massimi: i cliché che tutti noi abbiamo già incontrato mille volte o nei libri o nei telefilm – solo raccontati meglio di così.
Troviamo a capitoli alternati la storia della ragazzina ricca tradita dal ragazzo e quella dell’uomo in carriera che ha perso la bussola per i valori che contano, perdendo anche sua moglie.
Il tutto scritto esattamente come lo scriverebbe una ragazzina di undici anni, massimo dodici.
I capitoli di Sally sono quelli davvero imbarazzanti: dialoghi surreali tra le amiche, sintassi misera e vocabolario praticamente inesistente: da far venire i brividi pagina dopo pagina.
Il finale è a dir poco frettoloso, e seppur banale, non ha nemmeno seguito un filo conduttore tra tutti i “capitoli”.
Ho faticato a leggere il libro e vi assicuro che mi dispiace non aver investito i 12,00€ spesi in qualcos’altro.
Sconsiglio a tutti di leggerlo e consiglio vivamente a Roberto un corso di scrittura.