Una commedia spassosissima, poliziesca quanto basta, avvincente e saporita.
Caro iCrewer il libro che sto per recensire ha il sapore di un frutto maturo, a metà tra la gioventù e il declinare della vita.
Il titolo è tutto un programma:
Beata gioventù
Hai delle aspettative…
Poi vedi la copertina che tratteggia due donne saltellanti sotto la pioggia e molto colorate, sembra ti invitino ad aprire il libro… e l’autore ti accompagna nella lettura con un pizzico di ironica follia, come i suoi personaggi, bada bene inventati, e che ha tenuto a precisare sin dal frontespizio:
Questo libro è un’opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è assolutamente casuale.
La tua immaginazione ti fa pensare si parli di giovani ed invece la Beata gioventù altri non è che una brigata di stravaganti vecchietti, ospiti di una casa di riposo i quali, capeggiati da un’altrettanto arzilla nonnetta, Olga, portano avanti una storia che ha dell’incredibile. Costruito sulla falsariga di tanti polizieschi come La signora in giallo o Miss Marple, lo scrittore ha creato una trama che ti conquisterà passo passo, come ha fatto con me.
Una ventata di aria fresca in un giallo stile fiction, ambientato in una Genova dove i suoi carruggi diventano luogo ideale per nascondere, isolare, ma chi li conosce bene sa come trovare qualunque cosa.
Sono contenta che a differenza di altre trame non sveli molto, perchè va letto per godere appieno del racconto.
Al di là di che possa trattarsi di immaginazione o verità, la realtà che traspare è crudele. L’errore fondamentale che spesso si commette è considerare la vecchiaia come ineluttabile. E’ ovvio che non si può rimanere giovani in eterno e Galati con il suo modo di affrontare la vita in maniera ironica, perchè fermamente convito che questa salverà il mondo, ci mostra attraverso i suoi personaggi, (magari fuori dagli schemi ma non troppo), un gruppo di strampalati amici, che tutto sono fuorché strampalati e che nonostante l’età, le difficoltà economiche sempre presenti, danno vita ad una performance in grado di mettere in scacco anche la polizia.
Cerchiamo di conoscerli un po’ più da vicino: la protagonista è Olga, amante dei cruciverba e dei misteri, mai ferma, fumatrice accanita, diventata amica di Schiappacasse, commissario di polizia continuamente invischiato, suo malgrado, nelle vicende della donna, e che lei blandisce con i suoi insuperabili biscotti; Berta, amante dei gatti, perennemente circondata da buste e bustoni che contengono i suoi “tesori”, è la confidente e l’occhio e l’orecchio che tutto vede e ascolta:
“…E’ per questo che ti batto sempre a canasta. E poi, è un lavoretto facile, sarebbe stata capace anche mia nonna, che Dio l’abbia in gloria.” “Se capiscono il motivo per cui sono lì, sai cosa succede? Che andrò a far compagnia a tua nonna, che Dio l’abbia in gloria. Perché non ci vai tu?”.
Poi c’è Rina un’assidua ascoltatrice di Radio Maria, Renato, Pasquale Rizzo, Beppe d’Urso l’intellettuale del gruppo, Sandro il piccolo borghese sulla strada della rovina. Ognuno ha il suo segno caratteristico che imprime scorrevolezza al racconto. E tra alti e bassi, tra piste che sembrano portare al traguardo e all’ultimo minuto deviano, con eventi che mettono i bastoni tra le ruote, i personaggi ti vengono incontro, ti prendono per mano facendoti vivere la loro vita, proprio come le persone che ogni giorno incontri al supermercato, dal farmacista, con una differenzia molto sostanziale: i vecchietti di Olga hanno una spiccata vena investigativa, la solidarietà tipica dell’età e un pizzico di incoscienza.
Quando giungerai alla fine ti domanderai: “Ma… e se esistessero davvero questi personaggi?” Per quanto folli ed inverosimili la storia non è poi tanto inverosimile.
Un libro che leggerai dall’inizio alla fine caro iCrewer, con il sorriso sulle labbra ed una conoscenza in più, una vera e propria lezione di numismatica!
Vincenzo Galati. Genovese, nato nel 1971, vive e lavora a Siena ed è impiegato per necessità, lettore per passione e scrittore per vizio. Ha esordito con Lo strano mistero di Torre Mozza, a cui è seguito Chi non muore.
Alla prossima.