Caro Lettore, eccomi qui con un nuovo libro da recensire.
Questa volta si tratta di Baby love di Audrey Carlan edito Newton Compton, che fa parte della serie Biker Beauties.
Questa serie è composta da quattro contemporary romance autoconclusivi, ambientati nel mondo dei club di bikers americani: Baby girl (Biker Babes); Baby love (Biker Beloved); Baby kiss (Biker Brit) e Baby dream (Biker Boss).
Audrey Carlan è un’autrice di bestseller internazionali, al primo posto nella classifica del «New York Times». Le sue storie sono state tradotte in più di trenta lingue in tutto il mondo.
Baby love
La storia si svolge proprio in un club di motociclisti e sia il linguaggio del protagonista, i modi di vestire e di comportarsi anche dei personaggi secondari ti permettono di entrare pienamente in questo mondo molto rude ma soprattutto molto vero, fatto di sentimenti di amicizia e amore sinceri.
Il protagonista è Shane un ex soldato, membro del club di motociclisti Hero’s Pride e padre single della piccola Shayna.
La storia di questa piccolina abbandonata dalla madre con problemi di dipendenza dalla droga è molto triste, ma l’amore della famiglia allargata di Shane non lascerà che questa triste situazione diventi un trauma per la bambina che invece cresce in un clima di serenità.
La coprotagonista è Anya una ex ballerina professionista, maestra di danza di Shayna. Lei non fa parte del mondo dei bikers, è una donna dolce e complessa che si porta dentro le tracce dolorose di un rapporto familiare non bello come quello di Shane. Shane se ne innamora all’istante, riuscirà a far breccia nel suo cuore?
La storia è lineare, secondo me un punto di forza è che l’autrice è riuscita a far emergere il valore della famiglia e appunto quanto sia importante poter contare sulla propria famiglia nei momenti di difficoltà.
Mi è piaciuto meno l’approccio di Shane con Anya, l’idea di “utilizzare” il rapporto tra Anya e la sua bambina come leva per far cadere Anya tra le sue braccia, ma soprattutto non mi hanno convinto molto i tempi dell’innamoramento tra i due protagonisti talmente brevi da risultare irrealistici, vista l’abissale differenza tra la vita della ragazza e quella del biker.
Lo stile di narrazione è scorrevole: i due punti di vista dei protagonisti si alternano dando la possibilità al lettore di avere le due visioni e di comprendere meglio i due personaggi. Le scene più piccanti sono descritte nel dettaglio senza tralasciare nulla.
Come sempre buona lettura!