Amoressia di Ilaria Caserini è un romanzo, edito da PubMe, che ho letto in una notte, che ho divorato e che mi ha colpito lasciandomi inerme a metabolizzare l’intensità del contenuto di questa storia donata dall’autrice. Vuoi sapere perché?
Addentriamoci meglio nella mia recensione!
Amoressia di Ilaria Caserini: la mia recensione
Premessa: sono sempre stata un’amante degli spin-off perché ho sempre creduto che dietro a un filone principale, gli aspetti e le storie più interessanti si nascondono nei vicoli ciechi, nelle viuzze appartate e nascoste dagli sguardi della gente.
Scusami, non è mia intenzione divagare, ma desidero rimarcare il fatto che la scrittrice ha compiuto un lavoro egregio e splendido nel far emergere la storia di Isabella e della sua adolescenza problematica rispetto a come ci eravamo lasciati nel romanzo precedente.
Ma chi è Isabella e di cosa parla il libro?
Amoressia e la storia di Isabella Argenti
Dal mio corpo sarebbero presto sparite quelle rotondità imbarazzanti che avevano fatto capolino nella mia vita tra la terza media e la prima superiore e che, nonostante fossero passati due anni, non ero ancora riuscita ad accettare. Per giunta, qualche mese addietro, la situazione era peggiorata: le mie cosce erano divenute ancora più grosse e i miei fianchi ancora più larghi.
Meno male che poi ero riuscita a buttare giù almeno quei settemila e trecento grammi. Ma la strada era ancora lunga. Avrei dovuto intensificare le corse giornaliere e tagliare ancora di più sul cibo.
Alla fine, corsi per un’ora e mezza. E mi sentii quasi felice.
Isabella è una ragazza apparentemente normale per la sua età, ha una sorella più piccola di nome Emilia, la mamma Margherita e il papà Cesare. Una famiglia normale, tranquilla, senza troppi sconvolgimenti. Eppure Isabella ha un nemico che si chiama cibo: lo scruta, lo osserva e cerca in tutti i modi di evitarlo; lentamente e inesorabilmente diventa sempre più abile a distaccarsi da tutte quelle occasioni – di festa – che richiedono la sazietà e il buon cibo.
Non sempre la ragazza vi riesce e adotta soluzioni estreme per liberarsi di quel poco cibo che mangia. Il suo specchio e la sua scatola segreta sono chiari: quei rotoloni di grasso sui fianchi devono andare via, sono inaccettabili. Non può permettersi di andare avanti con quel fisico che non assomiglia lontanamente (secondo il suo giudizio) alle fotografie di modelle a cui aspira e che ammira. Un giorno i suoi genitori decidono di partire per le vacanze a Cimaglio e sarà un incontro a svoltare la sua esistenza per sempre.
Cosa succederà?
La tematica dell’anoressia
Mantenendo il contatto col muro, cercai a tentoni il pulsante dello scarico e con dita impazienti premetti con foga sullo sciacquone.
Un vortice odor candeggina catturò, portando via con sé, pezzi di cibo mischiati ai sensi di colpa per aver ceduto a quella ennesima cena proibita, consumata in compagnia di un conflitto interiore che vedeva schierati da un lato il desiderio ardente di cibo e dall’altro le briciole di ciò che rimaneva del mio autocontrollo, ormai sgretolato da quello che era diventato un mio intimissimo e diabolico rituale.
Il romanzo di Ilaria Caserini affronta senza filtri e con pura onestà la tematica dell’anoressia. Non a caso il titolo è decisamente eloquente. Isabella affronta un viaggio che la porta alla deriva e senza rendersene conto trascina sé stessa e il suo corpo in un baratro infernale da cui è complicato uscirne fuori.
Tra le righe di Amoressia appaiono evidenti le cause del disturbo alimentare che affligge la ragazza: si sente estraniata dal mondo che la circonda e soprattutto dai suoi coetanei; si rifugia nella musica, nel disegno e nella compagnia di persone anziane che la coccolano e la proteggono nel loro mondo ovattato e fuori pericolo.
Ma oltre a questo emerge il rapporto burrascoso con la madre Margherita che s’incrina sempre di più. Il genitore, invece di creare un legame e una comunicazione con la figlia decide di usare metodi duri e scontrosi senza lasciarle nessun spazio di manovra. Riuscirà Margherita a comprendere che è meglio ricucire i rapporti con la figlia per riuscire ad aiutarla in quello che sta passando? Lo vedrai leggendo il libro di Ilaria Caserini.