Quanto manca per Babilonia?, di Jennifer Johnston.
Caro iCrewer, da questo libro, negli anni 80, è stato tratto un film diretto da Moira Armstrong e interpretato da Daniel Day-Lewis e Christopher Fairbank. Il libro è stato pubblicato in italiano da Fazi Editore, ha superato decenni ed è approdato al 2020 con tutta la potenza drammatica della Prima Guerra Mondiale.
E allora mi domanderai, caro lettore, perché non ti stai già sperticando in migliaia e miliardi di sdilinquimenti e ovazioni?
Ebbene non lo so.
Quanto manca per Babilonia?, di Jennifer Johnston, è un libro obiettivamente bellissimo: poetico, drammatico, con una costruzione drammaturgica perfetta, un linguaggio evocativo, una storia così realistica da avere le potenzialità per essere ricordata nei secoli. Dialoghi movimentati e veloci anche se, a volte, ho dovuto rileggere dei passaggi per capire chi parlava.
Cosa non ha funzionato? Perché questo libro non mi è entrato sotto la pelle aggredendomi stomaco e anima? Ti assicuro, caro lettore, che ne ha ogni potenzialità: le scene che descrive sono così realistiche che pare di sentire il freddo e l’umido delle trincee sui vestiti e la paura prima della fine.
Quanto manca per Babilonia? di Jennifer Johnston
Io credo che il mio distacco dalle righe, seppur grandiose, di Quanto manca per Babilonia?, sia dovuto solo a una preferenza personale. Ammetto che le storie di amicizia non mi smuovono neanche un capello, questa in particolare, è povera.
Dire una cosa del genere mi fa sentire in colpa, in effetti non sono nessuno per dare un giudizio così poco lusinghiero, eppure non ho trovato in questa successione di eventi qualcosa che li abbia resi indimenticabili. Purtroppo neanche l’epilogo.
Rimane un romanzo storico che vale la pena leggere, non fosse per altro, per la preziosità del linguaggio e per la maestria con cui sono costruiti i personaggi. Un consiglio: non avvicinarti a questa storia con troppe aspettative e non ne rimarrai deluso.