Il Premio Strega 2022 non è ancora ufficialmente partito ma dietro le quinte non mancano le indiscrezioni sulle eventuali candidature.
In effetti il comitato direttivo della Fondazione Goffredo e Maria Bellonci, non si è ancora riunito per decidere il da farsi ma come era giusto che fosse i nomi dei candidati e i testi espressi dalle case editrici circolano già da tempo.
La pandemia negli ultimi due anni, per ovvi motivi di sicurezza, ha modificato il protocollo seguito dalla commissione ma la struttura organizzativa è comunque rimasta inalterata.
Premio Strega 2022 la Fondazione Bellonci in prima linea nella diffusione della cultura della lettura
Come sai il premio ha la sua sede a Roma presso la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e la sua organizzazione è gestita da una commissione composta in parti uguali dagli Amici della Domenica della Fondazione e da rappresentanti della società Strega Alberti Benevento.
Un premio letterario nato dalla condivisione delle forti trasformazioni subite dall’Italia durante la guerra
“Cominciarono, nell’inverno e nella primavera 1944, a radunarsi amici, giornalisti, scrittori, artisti, letterati, gente di ogni partito unita nella partecipazione di un tema doloroso nel presente e incerto nel futuro.
Poi, dopo il 4 giugno, finito l’incubo, gli amici continuarono a venire: è proprio un tentativo di ritrovarsi untiti per far fronte alla disperazione e alla dispersione.
Prendiamo tutti coraggio da questo sentirci insieme. Spero che sarà per ognuno un vivido affettuoso ricordo scriveva Maria Bellonci...
Alla data della fondazione del famoso premio ( 1947) gli Amici della domenica, all’epoca soliti, frequentare casa Bellonci la domenica pomeriggio, componevano la giuria ed erano poco più di centosettanta Amici, nel tempo il numero è aumentato fino ad arrivare a oltre quattrocento.
Il comitato di gestione del premio inoltre per tre anni, (questo il limite di tempo per la nomina), si avvale della collaborazione di tre scrittori vincitori del Premio Strega e di quattro Amici della Domenica
Fin dalla sua inaugurazione, ogni anno, il premio viene assegnato a un libro di narrativa scritto in lingua italiana e pubblicato in prima edizione tra il 1° marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso. L’Amico della Domenica poi, con il consenso dell’autore, può segnalare attraverso una analisi personale, il testo ritenuto idoneo a partecipare al premio. Regola importante: il vincitore del premio non può concorrere se non dopo tre edizioni successive.
Per una maggiore divulgazione della lettura dal 2010, alla giuria composta dagli Amici della domenica si sono aggiunti i voti dei lettori assidui segnalati da librerie indipendenti distribuite in tutta Italia.
Successivamente, dal 2017 si sono aggiunti alla giuria del Premio 20 voti collettivi da parte delle scuole, università e gruppi di lettura (di cui 15 circoli presso le Biblioteche di Roma).
A questi si aggiungono 200 voti segnalati dai studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero per un totale di 660 aventi diritto.
Stando quindi alla tempistica dal 20 gennaio al 5 marzo gli Amici della domenica sono invitati ad inviare le proprie segnalazioni per il Premio Strega 2022 che saranno rese note sul sito del Premio a partire da lunedì 1° febbraio.
Scopriamo ora cosa sta accadendo negli ambienti letterari vicini al Premio Strega. A tenere banco sono le probabili segnalate dalle case editrici, in qualche modo, protagonisti con i loro autori dell’evento letterario.
Partendo da Mondadori le voci di corridoio indicano come probabile le candidature di Maria Pia Ammirati,’attuale direttrice di Rai Fiction, autrice di Vita ordinaria di una donna di strada e Romana Petri, scrittrice e traduttrice in gara con La rappresentazione.
Si ripresentano al premio anche Vanni Santoni, in uscita a gennaio con La verità su tutto, ritona in gara Jonathan Bazzi, in libreria a febbraio con Corpi minori e Carmine Abate, autore de Il cercatore di luce, un romanzo sulla vita del pittore Giovanni Segantini.
A febbraio uscirà anche Perché non sanno, il romanzo di Dario Buzzolan scrittore, drammaturgo e autore televisivo che ritorna sul palcoscenico letterario del concorso dopo la partecipazione con I nostri occhi sporchi di terra.
Sempre per la casa editrice, potrebbero aspirare alla vittoria Trema la notte il romanzo di Nadia Terranova in uscita nelle librerie il 22 febbraio e Viola Ardone, con Oliva Denaro.
Meno probabili le candidature di Libri che mi hanno rovinato la vita, il romanzo di formazione di Daria Bignardi in uscita a febbraio per Einaudi Stile Libero, cosi come l’altra casa di Simona Vinci e Alberto Rollo, scrittore, editor e consulente della Mondadori, autore di Il miglior tempo.
Per Rizzoli editore è probabile la candidatura di Michela Marzano con Stirpe e vergogna il romanzo nel quale l’autrice descrive la tarda scoperta del passato del nonno, fascista convinto della prima ora.
Tre invece i nomi indicati da Bompiani,: Marco Peano, editor della narrativa italiana di Einaudi, con Morsi, Davide Orecchio, autore di Storia aperta e il romanzo dell’attore e figlio d’arte Pietro Castellitto: l’attore, figlio d’arte con Gli Iperborei.
Feltrinelli scende in gara con il memoir di Ginevra Bompiani La penultima illusione, un viaggio lungo tretnt’anni tra amicizie e incontri letterari come Umberto Eco, Italo Calvino, Elsa Morante, Giorgio Manganelli, Giorgio Agamben…
Potrebbe essere l’occasione giusta anche per Chiara Gamberale autrice di Grembo paterno:
Per Ponte alle Grazie sono in uscita nelle librerie Angela Bubba con Elsa, il libro dedicato dedicato alla Morante e il digiunatore di Enzo Fileno Carabba.
Molto apprezzato anche Stradario aggiornato di tutti i miei baci di Daniela Ranieri, già autrice di Mille esempi di cani smarriti.
Per Bollati Boringhieri Marco Amerighi, autore di Randagi potrebbe essere l’unico candidato giusto, più opzioni invece potrebbero esserci per Neri Pozza con Le stanze del tempo di Piera Ventre e Pierpaolo Vettori con Un uomo sottile (libro dedicato a Daniele Del Giudice).
Solferino ha scelto di candidare L’alta fantasia, il racconto firmato dal regista e autore Pupi Avati, mentre HarperCollins Italia ha preferito il libro di Giulio Perrone, autore di America non torna più, a cui si aggiungono i nomi di Giorgio van Straten, in uscita con Una disperata vitalità, e di Sabina Guzzanti, autrice di 2119 – La disfatta dei Sapiens, tra satira, distopia e profezie.
Le alternative di La Nave di Teseo si dividono tra Sono cose che passano di Pietrangelo Buttafuoco e Il nostro meglio di Alessio Forgione mentre Marsilio potrebbe proporre Poco a me stesso di Alessandro Zaccuri, un romanzo che reinventa la vita di Alessandro Manzoni:
La lista di proposte è molto lunga e fino al 28 febbraio potrebbe ulteriormente allungarsi, tutti in allerta e in attesa che si aggiungano altri autori e altrettanti romanzi. La corsa al famoso premio sta per iniziare!