Il Nobel per la Fisica 2023 è stato assegnato a Agostini, Krausz e L’Huillier per le ricerche sugli attosecondi, gli impulsi più brevi mai creati dall’uomo e che promettono di aprire la via a una nuova era dell’elettronica.
Premio Nobel per la Fisica 2023 a Adostini, Krausz e L’Huillier
L’Accademia Reale delle Scienze ha premiato tre pionieri della ricerca sull’inifinitamente piccolo e che hanno messo a punto i primi strumenti per poter esplorare il mondo degli atomi e delle molecole.
Pierre Agostini, di origini francesi, lavora negli Stati Uniti, nell’ Ohio State University; l’ungherese Ferenc Krausz dirige in Germania l’Istituto Max Planck di ottica quantistica e Anne L’Huillier, anche lei di origini francesi, lavora nell’università svedese di Lund.
La prima donna a vincere il Nobel per la Fisica è stata Marie Curie, nel 1903; 60 anni dopo è stata la volta di Maria Goeppert-Mayer (1963); ancora un lungo intervallo prima del riconoscimento a Donna Strickland nel 2018 e dopo due anni è arrivato il Nobel per Andrea Ghez (2020); a tre anni di distanza è la volta di un’altra donna, la francese Anne L’Huillier (65 anni).
Nata nel 1958 a Parigi, L’Huillier ha studiato nell’Università Pierre e Marie Curie, a Parigi. Dal 1986 al 1993 ha lavorato nel Centro francese di Ricerche Nucleari di Saclay (Francia). Nel 1994 si è trasferita in Svezia, nell’Università di Lund. E’ membro dell’Accademia svedese delle Scienze e socio straniero dell’Accademia nazionale delle Scienze degli Stati Uniti e dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Ferenc Krausz (61 anni) è nato nel 1962 in Ungheria, a Mór ed è il secondo ungherese a vincere il Nobel nel 2023. Ha studiato a Vienna, dove nel 1991 ha conseguito il dottorato presso l’Università Tecnologica; attualmente vive in Germania, dove dirige l’Istituto Max Planck per l’Ottica quantistica a Garching e insegna nell’Università Ludwig-Maximilians di Monaco.
Il francese Pierre Agostini ha studiato nell’Università Aix-Marseille, dove ha completato il dottorato nel 1968. E’ un fisico sperimentale e attualmente vive e lavora negli Stati Uniti, nella Ohio State University a Columbus.
La scoperta ha aperto vie inesplorate
“Il Nobel per la Fisica 2023 ha aperto nuove vie inesplorate e potrà portare ad applicazioni che potranno avere conseguenze nella vita di tutti i giorni”. Così il Nobel Giorgio Parisi, vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, commenta il premio assegnato oggi dall’Accademia svedese delle scienze. “Grande e viva soddisfazione per i nuovi tre premi Nobel per la Fisica. che con i loro studi hanno fornito all’umanità strumenti per esplorare il mondo degli elettroni all’interno degli atomi e delle molecole”, osserva Parisi, premiato nel 2021 per i suoi studi sulla complessità. “Le loro ricerche – ha proseguito – aprono strade inesplorate per la conoscenza che avranno rilessi sulla vita di tutti”.