È stata annunciata a Padova, nell’aula magna di Palazzo del Bo, la cinquina finalista del Premio Campiello 2025, uno dei più importanti riconoscimenti letterari italiani, giunto alla sua 63ª edizione. L’evento, promosso da Confindustria Veneto, ha visto riunirsi la giuria dei letterati, quest’anno presieduta per la prima volta da Giorgio Zanchini, noto giornalista e conduttore radiofonico.

I cinque libri finalisti del Premio Campiello 2025
A contendersi la vittoria finale, che sarà proclamata a settembre a Venezia, saranno cinque opere di narrativa contemporanea che rappresentano la ricchezza e la varietà della letteratura italiana attuale:
- Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo (Neri Pozza)
- Fabio Stassi, Bebelplatz (Sellerio)
- Monica Pareschi, Inverness (Polidoro)
- Marco Belpoliti, Nord Nord (Einaudi)
- Alberto Prunetti, Troncamacchioni (Feltrinelli)
Una selezione all’insegna della qualità e della pluralità narrativa
La selezione della cinquina del Premio Campiello 2025 riflette ancora una volta l’attenzione al valore letterario e alla diversità di voci che caratterizza la narrativa italiana. Dai romanzi storici a quelli più sperimentali, dal racconto intimista alla riflessione sociale, i cinque autori finalisti offrono sguardi molteplici sul nostro tempo e sulla nostra memoria collettiva.
La giuria dei letterati e il percorso verso la finale
La giuria dei letterati, formata da esperti del panorama culturale italiano, ha votato e selezionato i cinque finalisti tra decine di opere candidate. La presidenza di Giorgio Zanchini segna un nuovo corso all’insegna del dialogo tra media, letteratura e pubblico.
La prossima tappa sarà la scelta del vincitore assoluto, che verrà decretato da una giuria di 300 lettori anonimi e annunciato durante la cerimonia conclusiva prevista il 13 settembre 2025 al Teatro La Fenice di Venezia.