Oggi, per la nostra rubrica “Poesia e vita, vita è poesia”, una segnalazione sull’onda delle emozioni tutte da vivere: Emozionati e vivi di Giusy Schiavello
Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi, emozioni…
Così cantava Lucio Battisti qualche anno fa, su un testo di Mogol, così hanno cantato generazioni di giovani e meno giovani da quando il famoso brano, rivisitato da un qualsiasi studio di registrazione alle orecchie del pubblico, è entrato a far parte attiva del nostro patrimonio musicale ed emozionale.
Una vita senza emozioni potrebbe definirsi vita?
Logicamente l’uomo vive le emozioni secondo il suo sentire interiore e se per Woody Allen (ironico e dissacrante, come sempre), “una piccola emozione nella vita è una cena senza bruciori di stomaco”, e qui la poesia esplode in tutta la sua magnificenza (diciamo così), perchè dimmi tu, se non è poesia mangiare qualsiasi cosa e non stare a penare per lo stomaco che protesta, con bruciori, per la gastrite galoppante. Non credi che questo esempio possa essere annoverato tra le emozioni? Chiedilo a chi ne soffre, ti saprà dire se anche questa non è emozione allo stato puro. Ironia (forse a buon mercato) a parte, una vita senza emozioni non sarebbe vita, sarebbe vegetare; a parte il fatto che, dicono studi specifici, anche gli animali o le piante risentono delle cure amorevoli dei proprietari o dei pollici verdi che se ne prendono cura… e quindi figuriamoci gli esseri umani.
E la poesia? Certo che la poesia è anche emozione: nasce da un’emozione e dona emozione, secondo quella regola fissa e non scritta del dare e ricevere. Chi scrive, in genere, lo fa per il bisogno di esternare le emozioni che riceve e tutto può dare emozione: dalla natura, ai sentimenti in tutte le loro forme. Il bisogno di fermare su carta e condividere, quindi dare e regalare le proprie emozioni a chi legge che, a sua volta, le raccoglie alimentando le proprie.
E dal momento che sono in vena di citazioni, eccone un’altra di Susanna Tamaro: “tra la nostra anima e il nostro corpo ci sono tante piccole finestre. Da lì, se sono aperte, passano le emozioni, se sono socchiuse filtrano appena. Solo l’amore può spalancarle tutte insieme e di colpo, come una raffica di vento”. E poi, c’è chi di finestre ne ha parecchie, a due o tre ante, c’è chi invece ha solo delle piccole fessure che consentono esclusivamente all’aria di entrare, tanto per non morire asfissiati e a volte si spalancano altre restano serrate. Lasciare campo aperto, anzi ante aperte, alle emozioni, è come dare luce, sole, calore all’anima: perchè, vivaddio, siamo esseri razionali ma non aridi.
Fatta questa premessa (semiseria) sulle emozioni, mi chiedo se la piccola raccolta che voglio segnalarti oggi, il cui titolo è tutto un programma, Emozionati e vivi di Giusy Schiavello, edita da Anastasia Martini e pubblicata lo scorso 27 Giugno, al momento solo in formato ebook, racchiuda e regali ai lettori, nelle sue 14 pagine, le stesse emozioni che ha dato alla sua autrice. Ovvio, c’è solo un modo per scoprirlo: leggerla!
La breve raccolta poetica è una piccola lente sulla realtà circostante, la descrive in versi, fornendo spunti di riflessione al lettore. Dietro ogni testo poetico si cela, infatti, una morale, non difficile da cogliere. L’opera proietta, così, lo sguardo di chi legge oltre la mera bellezza naturale delle cose, al di là dell’esteriorità. Così ce la descrive la stessa autrice, Giusy Schiavello.
Giusy Schiavello è una giovane ragazza calabrese, nata in provincia di Reggio Calabria. Diplomatasi presso il Liceo Scientifico, decide di proseguire i suoi studi presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Messina. Appassionata di materie umanistiche e grande osservatrice della realtà, dedica parte del proprio tempo libero alla stesura di poesie, nelle quali esprime in versi osservazioni e stati d’animo.