Pietrangelo Buttafuoco ha presentato il 28 marzo a Ciampino (RM), presso la Casa delle culture, il suo romanzo dal titolo Sono cose che passano, edito dalla Nave di Teseo. L’incontro è stato presentato dallo scrittore Carmelo Ucchino, introduce e coordina Antonio Rugghia. La sala era piena.
Pietrangelo Buttafuoco è uno degli intellettuali di spicco del nostro Paese. Di fronte alle tragedie di questi due ultimi anni, afferma che bisogna acquisire una nuova consapevolezza e percepire quei “segnali di vita che si accompagnano al risveglio di primavera” di cui parla Franco Battiato in uno dei suoi celebri brani. “Non bisogna smettere di vivere per la paura di morire”, afferma Buttafuoco dando così l’impronta al senso di questo incontro.
Pietrangelo Buttafuoco presenta Sono cose che passano
Carmelo Ucchino introduce così il suo intervento sul romanzo, Sono cose che passano, romanzo storico ambientato negli anni 50. I protagonisti appartengono all’aristocrazia siciliana, così permeata di influenze europee. Il testo, molto corposo e articolato è caratterizzato da una grande teatralità, confermata dai racconti e dall’eloquio di Buttafuoco che dà la sensazione di riuscire a vivere le emozioni e le avventure dei suoi personaggi, come se fosse dentro la sua opera.
Il romanzo è inoltre caratterizzato dall’eterna dialettica tra Eros e Thanatos e da un forte erotismo. La figura della morte ricorda qui quella del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa.
I punti fondamentali in questo romanzo sono la morte, la guerra e la malattia che caratterizzano la vita che come afferma Ezra Pound “è come un topino che scivola via ed è inafferrabile”.
La casa delle culture di Ciampino
Buttafuoco si sofferma su una scena del suo romanzo, che descrive le tipiche elezioni degli anni 50 e poi dà la parola ad Antonio Rugghia che sottolinea come il Comune di Ciampino sia sempre stato attivo con iniziative legate all’Associazionismo.
Dopo le parole con cui Buttafuoco sottolinea l’importanza per la città di preservare i luoghi della cultura come Librerie, biblioteche, teatri e cinema, i candidati sindaco prendono la parola per salutare i cittadini.
Caro Icrewer, leggerai il libro di Buttafuoco?