In un’affascinante narrazione che unisce realtà e immaginazione, lo scrittore e giornalista Mauro Garofalo ci porta nel mondo di Philippe Petit, il leggendario funambolo che il 7 agosto 1974 compì una delle imprese più straordinarie della storia. Nel suo nuovo libro, “Il mago dell’aria”, in uscita il 9 luglio per Mondadori, Garofalo esplora la vita e le motivazioni di Petit, offrendo una biografia romanzata che affascina e incanta.
Philippe Petit: Il mago dell’aria non è solo un racconto biografico, ma anche una storia di formazione e un romanzo di avventura.
Garofalo, con il suo stile narrativo avvincente, ci fa rivivere l’incredibile impresa di Petit, sospeso a 417,5 metri dal suolo senza alcun sistema di sicurezza, mentre attraversava le Torri Gemelle di New York per otto volte in quarantacinque minuti. La città, sotto di lui, osservava sbalordita, e quella visione di Petit sospeso nel vuoto rimane un simbolo eterno della determinazione umana e del coraggio.
Ma chi era Philippe Petit? Garofalo ci conduce in un viaggio attraverso la sua infanzia nelle campagne francesi, la giovinezza nomade tra le città del mondo, e la sua passione per i giochi di prestigio e il funambolismo. Petit, con i suoi allenamenti estenuanti e la sua sete di avventura, è ritratto come uno spirito liberissimo e indomabile, sempre alla ricerca di nuove sfide e orizzonti da conquistare.
La narrazione di Garofalo, basata su un approfondito lavoro di ricerca, ci offre non solo la cronaca di un’impresa epica, ma anche una riflessione sulle motivazioni profonde che spingono un uomo a sfidare l’impossibile. “Il mago dell’aria” è un libro che ispira e invita a guardare oltre i limiti, ricordandoci che, come disse Petit, “l’orizzonte dei sogni non deve avere limiti”.
Cosa ne pensi delle storie di coraggio e sfida? Qual è la tua impresa preferita nella storia?