Caro lettore, oggi ho deciso di parlarti di Francesco Petrarca, perché mi ha sempre appassionato conoscere la sua storia. È nato ad Arezzo, in Toscana, nel 1304, da ser Petracco, amico di Dante, ed Eletta Cangiani; è morto il giorno prima di compiere 70 anni ad Arquà, un comune in provincia di Padova e seppellito nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria Assunta. Aveva due fratelli: Giovanni e Gherardo.
Voglio iniziare col raccontarti le onorificenze che gli sono state conferite. In molti disegni è rappresentato con la corona di alloro sulla testa, questo perché all’età di 37 gli fu conferita la laurea poetica in Campidoglio, a Roma. Uno dei crateri sulla superficie del pianeta Mercurio è intitolato al poeta aretino.
È stato uno scrittore, un filosofo, oltre ad essere il secondo poeta, dopo Dante, ad aver scritto in italiano volgare, quindi considerato per questo uno dei fondatori della lingua italiana come la conosciamo oggi; inoltre, la sua passione per i classici latini e greci l’ha ispirato, fino a diventare il precursore dell’Umanesimo.
Il padre, amico di Dante, fu esiliato e gli fu amputata la mano destra, a causa del suo sostegno ai guelfi bianchi, quando arrivo Carlo di Valois e sostenitore dei guelfi neri.
A seguito della morte della madre, avvenuta nel 1318, Petracco decise di far continuare, ai suoi tre figli, gli studi nella prestigiosa città di Bologna.
Quando Francesco ha 22 anni muore anche il padre, quindi decide di abbandonare gli studi in legge, per scegliere di seguire la sua passione dedicandosi agli studi classici.
L’incontro con Laura, l’amore della sua vita, avvenne qualche giorno prima di Pasqua, nel 1327 nella chiesa di Santa Chiara ad Avignone.
Nel 1330 decide di prendere gli ordini sacri, diventando quindi un chierico, ma non fu sufficiente per ottenere i privilegi connessi all’Ente Ecclesiastico. Nonostante il suo ruolo religioso ebbe numerosi figli, tra cui i più importanti sono Giovanni e Francesca, da donne ignote.
Le opere del Dottor Francesco Petrarca
Ha iniziato a scrivere all’età di 35 anni, fino a pochi giorni prima della morte, ecco quindi una selezione delle sue opere.
Opere poetiche in latino: Africa, è un poema epico sulle gesta di Scipione L’Africano durante la seconda guerra punica; Bucolicum carmen ed Epistolae metricae, che trattano argomenti, quali l’amore, la politica e la morale.
Opere in prosa in latino: De viris illustribus, dove sono trattate 36 biografie di uomini illustri, da Romolo a Nerone; Secretum, dove è descritto un dialogo immaginario del poeta con Sant’Agostino; De otio religioso, opera dedicata a Gherardo, elogiando la vita monastica.
La sua opera più famosa è il Canzoniere, opera scritta in italiano volgare. È composto da 366 componimenti, divisi in 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali. È completamente dedicato a Laura, dall’amore giovanile, fino alla sua morte. Il poeta impiegò circa quarant’anni per completare l’opera.
C’è anche un’opera incompiuta, I trionfi, un poemetto allegorico, scritto in volgare toscano con terzine incatenate o dantesche, quelle che il poeta fiorentino utilizzò nella scrittura della Divina Commedia. Narra un viaggio onirico, dove il poeta incontra il dio Amore che gli presenta gli uomini famosi che si sono innamorati. Verrà salvato da Laura, simbolo del pudore, che gli confida di trovarsi nella beatitudine celeste e che potrà contemplarla dopo la morte.
Vi voglio salutare con una frase sulla passione che lega tutti noi della redazione di iCrewplay libri: I libri condussero alcuni alla sapienza, altri alla follia. Grazie Dottor Francesco, per il tuo aiuto allo sviluppo della lingua italiana!
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!