Ciao iCrewer!
Oggi posso finalmente aprire la casella numero 17 del calendario dell’avvento. Cosa ci troviamo dentro? Le origini e la storia di un’antica usanza. Perché si fa l’Albero di Natale?
Qualche giorno fa, ho preso dalla soffitta gli scatoloni contenenti palline e alberello, e mentre mettevo le lucine mi son chiesta: “Ma perché si fa l’albero di Natale?” Noi, della tradizione cattolica dovremmo avere solo il presepe, anche se però facciamo l’albero di Natale, pur senza sapere la storia e il motivo.
Beh ecco, oggi conosceremo le origini e la vera storia dell’albero di Natale!
Le origini di un’antica usanza: Perché si fa l’Albero di Natale?
Fra le tradizioni natalizie più diffuse al mondo, c’è l’albero di Natale, il quale viene solitamente preparato l’8 dicembre, ossia in occasione della festa dell’Immacolata Concezione.
Ciò che non si sa però è che le origini dell’albero di Natale sono pagane; si dice che potrebbe affondare le sue radici nella cultura celtica. Per i druidi, gli antichi sacerdoti dei Celti, l’abete era considerato simbolo di lunga vita, dal momento che rimaneva sempre verde anche d’inverno. Con l’avvicinarsi dell’inverno, gli abeti venivano dunque tagliati e addobbati con nastri, fiaccole, piccole campane e animaletti votivi, per rendersi favorevoli gli spiriti. Oltre ai Celti, sembra che anche i Vichinghi dell’estremo Nord dell’Europa seguissero il culto dell’abete rosso, albero in grado di esprimere poteri magici. Gli alberi venivano tagliati, portati a casa e decorati con frutti, ricordando la fertilità che la primavera avrebbe ridato loro.
L’idea dell’abete come rappresentazione della vita eterna venne, poi, ripreso dai cristiani, grazie alla scena biblica dell’Eden: nella notte in cui si celebra la nascita di Cristo, l’albero posto al centro del giardino dell’Eden diventa anche l’albero intorno al quale l’umanità ritrova il perdono.
Nei secoli a venire, si sono sviluppate altre idee per la fede cristiana: tutti gli alberi sempreverdi, vengono usati per la loro forma triangolare, che rappresenterebbe la Santa Trinità.
Tuttavia, il primo vero albero di Natale, così come lo conosciamo noi, fu introdotto in Germania nel 1611 dalla Duchessa di Brieg che, secondo la leggenda, aveva già fatto adornare il suo castello per festeggiare il Natale, quando si accorse che un angolo di una delle sale dell’edificio era rimasto completamente vuoto. Per questo, ordinò che un abete del giardino del castello venisse trapiantato in un vaso e portato in quella sala.
In Francia, invece, il primo albero di Natale fu addobbato nel 1840 dalla duchessa d’Orleans. I cattolici, infatti, dopo la riforma di Martin Lutero (1483-1546), consideravano un’usanza protestante quella di decorare alberi per celebrare il Natale.
Quale città ha ospitato il primo albero di Natale?
Sembra che l’albero di Natale sia nato a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella. L’usanza fu poi ripresa in Germania, dove nel 1570 si racconta di un albero decorato a Brema con mele, noci, datteri e fiori di carte. Fra le città che si dichiarano sedi del primo albero di Natale, c’è anche Riga, in Lettonia, dove si trova anche una targa scritta in otto lingue per commemorare l’evento del 1510.