Tutto si snoda attorno alla vita di Jean-Baptiste Grenouille dal 17 luglio 1738, giorno della sua nascita, e facendo un particolare escursus per tutta la sua vita, diciamo un po’ bizzarra.
Con Patrick Süskind mi piacerebbe parlare…
Della trama… Una storia abbastanza lineare nella sua complessità. I passaggi spazio temporali sono molto semplici da seguire, gli avvenimenti si susseguono in modo molto ben definito. Nonostante la complessità di alcuni passaggi e la difficoltà nel seguire la logica del pensiero di Grenouille non si fatica a comprendere il filo conduttore di tutto.
Delle ambientazioni… Una storia dove gli ambienti sono fondamentali per capire alcune dinamiche che potrebbero comparire anche cinquanta pagine dopo. Le descrizioni sono puntigliose, a volte fino all’estremo, ma sono necessarie fin dall’inizio.
[…] nel luogo più puzzolente di tutto il regno, il 17 luglio 1738 nacque Jean-Baptiste Grenouille.
Era uno dei giorni più caldi dell’anno. La calura pesava come piombo sul cimitero e spingeva i miasmi della putrefazione, un misto di meloni marci e di corno bruciato, nei vicoli circo-stanti. La madre di Grenouille, quando le presero le doglie, si trovava all’esterno di un bugigattolo di pescivendolo in Rue aux Fers e stava squamando dei pesci bianchi che aveva appena sventrato. I pesci, pescati presumibilmente nella Senna la mattina stessa, puzzavano già tanto che il loro odore copriva l’odore dei cadaveri.
Del protagonista… Grenouille è veramente il protagonista di questo romanzo di Patrick Süskind? O il protagonista è il profumo? Solo una cosa ti dirò caro iCrewer, e cioè che ti immergerai in un mondo che non conosci, fatto di profumi, odori, puzze, tutto ciò che il tuo naso sarà in grado di percepire; l’autore ha la capacità di portarti nelle varie situazioni utilizzando l’odorato, un senso che spesso dimentichiamo, o meglio che utilizziamo senza accorgercene.
Grenouille è un personaggio particolare, il fulcro della storia, descritto con novizia di particolari lo troverai dapprima da compatire, poi simpatico e in alcuni tratti odioso.
[…] Grenouille si mise all’opera. Aprì la sacca da viaggio, ne tolse la pezza di lino, la pomata e la spatola, allargò la pezza sulla coperta su cui si era steso, e cominciò a spalmarla con la pasta grassa. Era un lavoro che richiedeva tempo, perché era importante applicare il grasso in uno strato ora più spesso, ora più sottile, a secondo dei punti del corpo con cui le rispettive parti della pezza dovevano venire a contatto.
Del genere… Impossibile inquadrare questo libro in un genere letterario in particolare: nella prima parte sembrerebbe un libro di narrativa ma subito dopo, nella terza parte diventa quasi un fantasy. Il quarto capitolo? Sicuramente un giallo. E il finale? questo non te lo dico… lo scoprirai leggendo.
Scritto molto bene, si legge con scorrevolezza e la traduzione l’ho trovata impeccabile. Ho scelto questa cover, anche se non corrisponde a quella dell’edizione che ho avuto a disposizione, in quanto mi è sembrata la più attinente alla maggior parte della trama e che riporta subito all’epoca in cui sono ambientati i fatti.
Anche a me questo libro è piaciuto tantissimo!!!