Caro iCrewer il viaggio continua verso la provincia di Avellino, in Campania, nei comuni di Lacedonia, Bisaccia, Calitri, Andretta, Guardia Lombardi, Morra De Sanctis e S. Angelo dei Lombardi.
In “Un viaggio elettorale”, il famoso réportage sul viaggio compiuto dal De Sanctis per sostenere la propria candidatura alle elezioni politiche del 1874/75, egli descrive proprio questi luoghi che adesso fanno parte del Parco letterario in suo onore.
Scrittore, critico letterario, politico, Ministro della Pubblica Istruzione e filosofo, Francesco De Sanctis (1817 – 1883) fu tra i maggiori critici e storici della letteratura italiana nel XIX secolo.
“La vita è azione ; ma solo la dignità è la chiave della vita, e l’onestà la prima qualità dell’ uomo politico.” Francesco De Sanctis
Iniziò presto la sua carriera di insegnante di lettere dapprima nella scuola di suo zio Carlo, poi al Collegio militare, poi in una sezione staccata per principianti della scuola del Puoti, al Vico Bisi. Il suo modo di insegnare andava oltre i programmi, perché egli si preoccupava di “spiegare il senso ed il nesso delle idee, e le gradazioni più delicate del pensiero, incarnato nelle parole”.
Partecipò poi attivamente ai moti del ‘48, vista la sua naturale tendenza progressiva e la sua idea di congiungimento tra cultura e vita, che resterà alla base della sua opera pedagogica e critica.
Fu poi arrestato e imprigionato nel 1850. Liberato ed esiliato nel 1853, si recò a Torino, dove in un corso privato espose alcune analisi di passi della “Commedia”, elaborate successivamente in articoli. Nel 1855 fu designato alla cattedra di letteratura italiana nel politecnico di Zurigo, dove trattò dei vari periodi della storia della letteratura italiana e tenne le conferenze petrarchesche che confluiranno nel “Saggio sul Petrarca” (1869).
Nel periodo dell’esilio scrisse le “Lettere dall’esilio” (1937), le “Lettere a Teresa” (1954) e gran parte delle “Lettere a Virginia” (1917).
Quale esponente della sinistra fu Ministro della Pubblica Istruzione nel 1878 e nel 1879–81: la sua opera era orientata a liberare la scuola, specialmente quella universitaria, da molti residui della vecchia cultura. Nel 1872 tornò definitivamente alla letteratura come professore all’università di Napoli.
Nel 1866 pubblicò la prima raccolta di “Saggi critici”; nel 1870–71 la “Storia della letteratura italiana”; nel 1872 la prima edizione dei “Nuovi saggi critici” e nel 1876 “il Viaggio elettorale”.
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale, immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica aveva una direzione realistica, identificando l’impegno intellettuale con l’impegno morale e sentendo la necessità di conciliare i principi individuali con i principi sociali.
Anche questo viaggio è terminato… ma se vorrai potrai continuarlo e approfondirlo visitando questo parco letterario con i suoi itinerari e i suoi eventi.
Ti aspetto la prossima settimana!