Paralimpiadi 2021, uno spettacolo nello spettacolo! Intendiamoci, il termine non è certo legato all’intrattenimento o ad eventi spumeggianti quanto alle miriadi di emozioni che ho provato assistendo ad ogni singola gara. Non è retorica, di solito mi distacco dalle ovvietà che talune situazioni possono provocare, in questo caso, la commozione mi ha sopraffatto. Che lo sport e i suoi principi fossero i punti cardini lo avevo messo in conto, quello che avevo sottovalutato è ciò che l’evento è stato capace di regalare.
Paralimpiadi 2021, non molare mai!
Se traducessimo il significato di paralimpico basterebbe semplicemente fare l’etimologia della parole. È la lingua greca a venirci incontro interpretando il primo prefisso come equivalente, parallelo, qualcosa da vivere insieme, camminando uno accanto all’altro.
Una interpretazione troppo aulica? Forse ma il senso non cambia. Ciò che ho visto mi ha dato questa sensazione. Ho invidiato il coraggio la determinazione, la forza nell’esprimersi in ogni situazione, la tenacia, l’umiltà dei sacrifici fatti, la gratitudine per chi comunque aveva concesso loro questa opportunità.
A distanza di 15 giorni Tokyo si è preparata per accogliere un’ altro splendido evento mondiale. Nella capitale nipponica sono arrivati 4.400 atleti, provenienti da 167 Paesi, l’Italia ha schierato ben 115 atleti su 15 discipline differenti con una percentuale maggiore di donne rispetto agli uomini ( 63 donne e 52 uomini). Se hai seguito la meravigliosa cerimonia d’apertura hai ammirato i portabandiera Bebe Vio, alla sua seconda olimpiade per la scherma, e Federico Morlacchi, vincitore di sette medaglie paralimpiche di cui una d’oro, sei volte campione mondiale.
Paralimpiadi 2021, Bebe Vio conquista due medaglie nel fioretto, 20 le medaglie nel nuoto
Un momento coinvolgente difficile da dimenticare. Un messaggio universale espresso con grande emotività nella cerimonia d’apertura dei giochi. Bellissima l’immagine della bimba intrappolata su una carrozzina con un’ala sola, alla ricerca del coraggio per poter volare, non provare l’indifferenza, capace di osare, arrivare oltre, perché tutto è possibile se lo si vuole, basta crederci.
E loro, i ragazzi della squadra olimpica, ci hanno creduto e ogni volta scendono in gara, con la stessa voglia di osare, superare i limiti, andare oltre le loro possibilità. Dal nuoto all’atletica, dal ciclismo alla scherma al tennis da tavolo, tutti in pista per onorare gli anni trascorsi a sfidare se stessi.
Dopo 8 giorni di gare l’Italia è nona nella classifica del medagliere con un totale di 43 medaglie conquistate: 11 oro, 18 argento, 14 bronzo! Il nuoto ha fatto da padrone con 20 medaglie conquistate, anche la scherma ha mantenuto la tradizione con la vittoria di Bebe Vio nel fioretto individuale e l’argento a squadre, ma c’è ancora tanto da ammirare e in questo, caso da comprendere.
La prossima volta ti spiegherò il significato dei codici di disabilità e come distinguerli nelle diverse gare, mi raccomando seguimi sempre!
Nel frattempo ti segnalo gli atleti che sono saliti su podio nelle varie di discipline,
Medaglia D’oro
1. Carlotta Gilli (nuoto, 100 delfino categoria S13)
2. Francesco Bocciardo (nuoto, 200 stile libero categoria S5)
3. Francesco Bocciardo (nuoto, 100 stile libero categoria S5)
4. Stefano Raimondi (nuoto, 100 rana categoria Sb9)
5. Bebe Vio (fioretto femminile, categoria B)
6. Simone Barlaam (nuoto, 50 stile categoria S9)
7. Arjola Trimi (nuoto, 50 dorso categoria S3)
8. Xenia Francesca Palazzo, Vittoria Bianco, Giulia Terzi e Alessia
Scortechini (nuoto, staffetta 4×100 stile 34 punti)
9. Arjola Trimi (nuoto, 100 stile libero categoria S3)
10. Carlotta Gilli (nuoto, 200 misti categoria Sm13)
11. Giulia Terzi (nuoto, 100 stile libero categoria S7)
Medaglia d’argento
1. Alessia Berra (nuoto, 100 delfino categoria S12)
2. Luigi Beggiato (nuoto, 100 stile categoria S4)
3. Carlotta Gilli (nuoto, 100 dorso categoria S13)
4. Giulia Terzi, Arjola Trimi, Luigi Beggiato, Antonio Fantin (nuoto, staffetta mista 4X50)
5. Carlotta Gilli (nuoto, 400 metri stile libero categoria S13 atleti ipovedenti)
6. Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin (triathlon classe ptvi)
7. Xenia Palazzo (nuoto, 200 misti categoria Sm8)
8. Giulia Terzi (nuoto, 400 stile categoria S7)
9. Giulia Ghiretti (nuoto, 100 metri rana SB4)
10. Ionela Andreea Mogos, Loredana Trigilia e Bebe Vio (fioretto femminile a squadre)
11. Antonio Fantin, Simone Ciulli, Simone Barlaam e Stefano Raimondi (nuoto, staffetta 4×100 stile maschile)
12. Assunta Legnante (disco femminile F11, atleti ipovedenti)
13. Fabrizio Cornegliani (ciclismo, H1)
14. Luca Mazzone (ciclismo, H2)
15. Francesca Porcellato (ciclismo, H1-3)
16. Giorgio Farroni (ciclismo, T1-2)
17. Alberto Amodeo (nuoto, 400 stile libero, categoria S8)
18. Stefano Raimondi (nuoto, 100 delfino, categoria S10)
Medaglia di bronzo
1. Francesco Bettella (nuoto, 100 dorso categoria S1)
2. Monica Boggioni (nuoto, 100 stile categoria S4)
3. Monica Boggioni (nuoto, 200 metri stile categoria S1)
4. Sara Morganti (equitazione, dressage individuale, grado 1)
5. Veronica Yoko Plebani (triathlon classe pts2)
6. Stefano Raimondi (nuoto, 100 stile categoria s10)
7. Giovanni Achenza (triathlon, categoria ptwc)
8. Carlotta Gilli (nuoto, 50 stile categoria S13)
9. Carolina Costa (judo, categoria +70kg)
10. Maria Andrea Virgilio (tiro con l’arco compound individuale femminile)
11. Andrea Liverani (carabina mista 10 metri standing Sh2)
12. Oney Tapia (atletica, getto del peso)
13. Sara Morganti (equitazione, dressage individuale freestyle, grado 1)
14. Xenia Palazzo (nuoto, 400 metri stile libero categoria S8)
Bello il progetto rubato a questo ragazzo francese violentato da piccolo che sono io. Questo Ossola ha rubato il mio progetto e la mia idea, un uomo ignobile senza midollo che ha voluto sapere tutto del libro che volevo realizzare e poi lo ha scritto lui con i miei appunti. Ho tutte le mail che lo certificano. Ha scritto pure le mie confidenze. Un uomo senza scrupoli e privo di idee a questo punto. Mi ha usato e non mi ha nemmeno detto nulla. Gli avevo mandato tutto il mio scritto. Uno schifo. Almeno che la letteratura rimanga pulita per favore.
Ciao, capiamo la tua rabbia e il tuo stato d’animo, ma hai commentato sotto l’articolo sbagliato. Purtroppo noi non siamo responsabili di quanto scrivano gli altri nei loro libri. Intanto, spero che tu possa rivolgerti a qualcuno di competente per vedere rispettati i tuoi diritti