Quando si parla di romanzi fondanti, che hanno segnato la storia di una cultura e della sua letteratura, non è strano citare nomi come Robinson Crusoe di Daniel Defoe o Candido di Voltaire. Tuttavia, ogni Stato finisce spesso per avere quell’opera indispensabile, che ha dato il via allo sviluppo della letteratura contemporanea. Mentre per l’Italia potrebbe essere I promessi sposi di Manzoni, per il Messico si tratta sicuramente dell’opera di Josè Joaquin Fernandez de Lizardi intitolata Il pappagallino rognoso.
Per quanto ampi, i programmi scolastici che riescono ad avere il tempo di non occuparsi soltanto di letteratura italiana, solitamente volgono lo sguardo alla storia letteraria francese, inglese, tedesca, qualcosina di quella spagnola (Don Chisciotte tendenzialmente) e se proprio rimane tempo, si parla di libri americani o russi. In casi molto più rari capita di occuparsi nello specifico di opere che non rientrano nelle culture che hanno maggiormente influenzato quella italiana nel corso di tutta l’Età moderna e contemporanea, se non, magari, nell’ambito dello studio di qualche lingua straniera.
Non deve stupire, quindi, che il libro di Josè Joaquin Fernandez de Lizardi, considerato il primo romanzo moderno dell’America Latina, non sia poi così noto ai non addetti ai lavori – come purtroppo capita spesso per quanto riguarda la conoscenza di diverse culture, ho notato che tendenzialmente le posizioni sono agli antipodi: o si è degli esperti, o si conosce davvero poco.
Josè Joaquin Fernandez de Lizardi: scrittore e giornalista messicano
Josè Joaquin Fernandez de Lizardi (1776-1827), conosciuto anche con lo pseudonimo letterario di “Pensatore messicano”, fu uno scrittore, drammaturgo e giornalista messicano. Studiò filosofia, ma già dal 1811 pubblicò su alcune riviste pezzi satirici, che portarono il suo nome all’interesse della censura. Egli infatti non fece mai mistero di essere patriota e liberale, entrambe posizioni che non lo mettevano in una buona luce agli occhi dei funzionari del Viceré spagnolo, soprattutto durante gli anni della Guerra d’Indipendenza del Messico dalla Spagna (1810-1821).
Particolarità del suo stile di scrittura fu senza dubbio il tentativo di conferire caratteristiche messicane alle fonti da cui trasse ispirazione per comporre il proprio panorama culturale di riferimento – Francia di metà e fine Settecento per la politica, e Spagna per la letteratura. Invece di limitarsi a riprodurre personaggi già presenti nei canoni da lui studiati, l’autore li adattò alla società e al pubblico a lui coevi, in modo che parlassero la lingua del Messico.
Il pappagallino rognoso: il primo romanzo del Messico indipendente
L’opera senza dubbio più famosa di Josè Joaquin Fernandez de Lizardi è Il pappagallino rognoso, El Periquillo Sarniento. Si tratta non solo del primo romanzo scritto e pubblicato in Messico, ma anche nell’intera America Latina. La sua pubblicazione iniziò nel 1816 ma, a causa della censura, gli utlimi volumi furono dati alle stampe soltanto nel 1831, postumi.
Il romanzo si rifà allo stile picaresco e, quindi, la voce narrante, appartenente a un briccone, coincide con quella del protagonista, dando l’illusione che si tratti quasi di un’autobiografia. I fatti narrati, poi, riguardano un personaggio che non spicca certo per rettitudine morale e di costumi, anzi: il protagonista è Pedro Sarmiento, soprannominato dai suoi poco raccomandabili amici “pappagallino rognoso”, appartenente a una famiglia di discendenza ispanica, che si aspetta che tutto gli sia dovuto semplicemente per diritto di nascita.
La narrazione segue i passi del personaggio durante tutta la sua vita, mentre migra da un mestiere all’altro, da un fiasco all’altro, fino a quando, ormai in là con gli anni, non riesce finalmente a redimersi e a condurre una vita onesta. Non a caso, è stata scelta la voce di un Pedro Sarmiento ormai vecchio e allettato, conscio dei propri errori e dei disguidi della vita, come narratore.
Interessante è il modo in cui Josè Joaquin Fernandez de Lizardi sceglie di far interagire personaggi di diversi ceti sociali messicani, così da ritrarre i costumi e il linguaggio delle varie classi.